LA RICOSTRUZIONE

Legnini: «Terremoto del 2016, portati a termine 4mila cantieri»

Il commissario: nel 2021 al via 624 cantieri per opere pubbliche, + 62% per le domande di ricostruzione privata

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2' di lettura

A che punto è la ricostruzione nei territori dell’Italia Centrale colpiti dal terremoto nell’estate del 2016? Nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid nel 2020 si sono registrati progressi: a fine anno erano erano 3.248 i cantieri privati attivi, 253 quelli pubblici e delle Chiese, mentre 1.700 sono stati i cantieri conclusi, portando il totale a circa 4mila. Numeri riportati del rapporto “La ricostruzione dell'Italia Centrale nel 2020” che che fotografa lo stato della ricostruzione al 31 dicembre 2020 dando conto dei primi dieci mesi della gestione commissariale affidata a Giovanni Legnini, nominato dal governo di Giuseppe Conte il 14 febbraio 2020, e al tempo stesso propone un nuovo cronoprogramma in base alle nuove norme introdotte negli ultimi 12 mesi.

Domande di contributo: +62%

«Tutti i dati segnalano avanzamenti rilevanti o comunque significativi, a partire dal numero delle domande di contributo, arrivate a circa 20mila, con un aumento del 62% rispetto al totale del triennio precedente. Lo stesso incremento percentuale si è verificato per i decreti di concessione dei contributi», aggiunge Legnini. Che ricorda anche l’incremento di personale sia negli Uffici speciali che nei Comuni e nella struttura commissariale: «Sono state disposte 200 nuove assunzioni nel 2020, in attuazione di una norma di legge risalente al 2018, e di ulteriori 138 unità di personale nel 2021 utilizzando le economie registrate negli anni precedenti», spiega l’ex vicepresidente del Csm. «La struttura commissariale, a sua volta - aggiunge - è stata oggetto di una profonda riorganizzazione, con la copertura degli organici già previsti e incrementi di professionalità adibite a nuove articolazioni organizzative e all'attività dei sub commissari di recente nominati».

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Nel 2021 al via 624 cantieri per opere pubbliche

Entro il 2021 saranno avviati 624 cantieri per il recupero delle opere pubbliche, il 54% di quelle contenute nel nuovo elenco stilato dalla struttura commissariale per la ricostruzione che individua nel “cratere sismico” dell'Italia Centrale 1.288 edifici pubblici, oltre che 928 chiese. «I provvedimenti normativi varati nel corso del 2020, dalle semplificazioni ai poteri in deroga concessi al commissario, hanno migliorato il quadro di riferimento» spiega Legnini. «I molteplici interventi finanziati dalle ordinanze - per 2,2 miliardi di euro - sono stati verificati, in alcuni casi riprogrammati e inseriti in un elenco unico».

«La spesa effettiva per le opere pubbliche, a fine anno - fa sapere il commissario - era pari a 266 milioni di euro, con una crescita del 30% rispetto a fine 2019». Nel secondo semestre del 2020 - si legge nel report - i cantieri della ricostruzione pubblica ultimati sono stati 67, portando il totale delle opere concluse a fine anno a 253 censiti. Sulla base dei cronoprogrammi ricevuti dalle stazioni appaltanti per le opere inserite nel nuovo elenco unico, rispetto alla situazione di giugno 2020, «si registra a fine anno un discreto progresso delle fasi di aggiudicazione della progettazione e dei lavori - si legge nel documento -. I cronoprogrammi prevedono entro il 2021 l’avvio dei cantieri, a seguito delle procedure di gara per la progettazione e l'esecuzione dei lavori, per 624 opere pubbliche».

Il programma di riparazione e ricostruzione delle chiese registra già oltre 100 interventi conclusi.

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