Covid, Biden: "Vaccini per tutti gli americani entro maggio"

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Lo ha detto il presidente americano, che ha anche espresso fiducia verso la possibilità di arrivare al traguardo delle 100 milioni di dosi di vaccino somministrate nei suoi primi 100 giorni di mandato, quindi entro il 20 aprile prossimo

"Tre settimane fa ho annunciato che avremmo avuto abbastanza vaccini per tutti gli americani entro la fine di luglio. Oggi, con gli sforzi per potenziare la produzione, dico che ne avremo abbastanza per tutti gli americani entro la fine di maggio". Sono state queste le parole del presidente americano Joe Biden, pronunciate nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la Casa Bianca.

La partnership tra Merck e J&J

Nella lotta al coronavirus, dunque, gli Stati Uniti corrono veloci, tanto da anticipare i tempi ed arrivare a questo traguardo con due mesi di anticipo rispetto alle previsioni. La conferma dalla viva voce di Joe Biden, che ha annunciato ufficialmente la partnership, mediata dalla Casa Bianca, tra Merck e Johnson & Johnson, due della maggiori case farmaceutiche mondiali di solito rivali, con l’obiettivo di accelerare la produzione dei vaccini monodose della stessa J&J. Si tratta, ha detto Biden, di "una collaborazione simile a quella che abbiamo visto nella seconda guerra mondiale", ha ricordato, citando la “Defence production act”, una legge che risale alla guerra con la Corea, per adattare due impianti della Merck alla produzione del vaccino. Biden, inoltre, ha espresso fiducia verso la possibilità di arrivare al traguardo delle 100 milioni di dosi nei suoi primi 100 giorni di mandato, quindi entro il 20 aprile prossimo. Con la speranza, ha aggiunto, che ogni insegnante e ogni rappresentante del mondo scolastico riceva almeno la prima dose di vaccino entro la fine del mese di marzo.

Biden: “Non abbassare la guardia”

Nonostante tutto, ha sottolineato ancora Biden, "non è ancora il momento di abbassare la guardia", con un riferimento anche ai due governatori repubblicani del Texas e del Mississippi, Abbott e Tate Reeves, che hanno annunciato la revoca dell'obbligo dell'uso della mascherina e la riapertura totale delle attività, anche contro il parere dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). "Per quasi metà anno gran parte delle attività sono state aperte al 50% o 75% e durante questo periodo troppi texani hanno perso opportunità di lavoro", aveva detto proprio Abbott. "Troppi piccoli imprenditori hanno faticato per pagare le bollette, questo deve finire, è ora di aprire il Texas al 100%", aveva affermato ancora. La scelta del governatore è stata dettata dal calo del numero dei contagi nel secondo maggiore Stato americano, dove attualmente il numero delle dosi di vaccino anti-Covid somministrate si aggira su un milione a settimana.

A file photo taken on November 17, 2020 shows vials with Covid-19 Vaccine stickers attached and syringes with the logo of US pharmaceutical company Johnson & Johnson.  (Photo by JUSTIN TALLIS / AFP)

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