In Illinois per arginare i furti di auto si cerca di vietare la vendita di videogiochi violenti

La proposta arriva da un membro del Partito Democratico dopo un aumento dei furti d’auto nell’area di Chicago

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Il revival degli anni ’90 non è soltanto una moda del momento, ma pare aver colpito anche alcuni politici americani che vorrebbero mettere al bando Grand Theft Auto e molti altri giochi violenti perché spingerebbero i giovani a compiere furti d’auto e altri crimini.

L’idea arriva da un politico locale dell’Illinois, Marcus Evans, che di fronte al raddoppio di auto rubate a Chicago e dintorni nel 2020 ha ritenuto necessario puntare il dito contro i videogiochi. “Grand Theft Auto e altri videogiochi violenti si stanno facendo strada nella mente dei più giovani – ha dichiarato – li portano a pensare che rubare un’auto sia normale. Ma farlo non è un gioco e i furti d’auto devono cessare subito”.

L’obiettivo del progetto di legge 3531 vuole prevenire la vendita di videogiochi violenti, ovvero quelli che “permettono di controllare un personaggio in un videogioco che incoraggi violenza tale da uccidere o causare gravi danni psicologici o fisici su esseri umani o animali”.

Ovviamente tra i “gravi danni fisici” all’interno del testo troviamo anche il furto d’auto.

Se dovesse passare, la legge sancirà anche multe da mille dollari per chiunque fosse scoperto a vendere o noleggiare i videogiochi che rientrano in questa definizione. Già nel 2011 in California si cercò di bloccare la vendita di videogiochi violenti ai minori, ma il tentativo fu bloccato perché i videogiochi rientrano in tutto ciò che viene protetto dal Primo Emendamento. Nel 2020 invece la American Psychological Association aveva evidenziato la scarsità di prove scientifiche nella correlazione tra i videogiochi violenti e il comportamento violento.