Sei già abbonato? Accedi
Hai scelto di non dare il consenso alla profilazione pubblicitaria e del contenuto e di aderire all’offerta economica equivalente.
Accesso Consentless

Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Living.corriere.it, Viaggi.corriere.it, Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari.

Hai cambiato idea e preferisci dare il consenso?1

Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti

Hayley Arceneaux, la prima donna con una protesi a viaggiare nello spazio

Hayley Arceneaux, 29 anni, fa l’assistente medico al St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis, lo stesso ospedale pediatrico dove da bambina ha lottato contro un tumore alle ossa. Entro la fine dell’anno sarà la più giovane americana a viaggiare nello spazio, la prima con una protesi. Hayley farà parte del team di quattro civili che forma la missione Inspiration4: decollerà dalla Florida con un razzo Falcon 9 prodotto da SpaceX, la società fondata da Elon Musk.

Il suo è un viaggio molto simbolico: servirà a raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico che l’ha curata. Il St. Jude è tra le cliniche più note negli Stati Uniti, una delle poche che cura i bambini gratuitamente. A capo della missione ci sarà Jared Isaacman, miliardario e filantropo, fondatore di Shift4 Payments, un sistema di pagamento elettronico. Il filantropo ha finanziato il volo di SpaceX con l’intenzione di donare gli altri tre posti a persone significative. L’obiettivo è di raccogliere 200 milioni di dollari in favore dei bambini malati di cancro.

Il Falcon farà il giro del mondo e poi tornerà alla base di Cape Canaveral. «Ho paura, ma so che non sarà nulla rispetto al tumore affrontato da bambina» ha spiegato Hayley. A convincerla ad affrontare l’avventura sono stati il fratello e la cognata, entrambi ingegneri aerospaziali. La giovane supererà così Sally Ride, astronauta che nel 1983 andò nello spazio a 32 anni.

 

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA