28 febbraio 2021 - 13:03

Focolaio Toro, primi esami negativi

I tamponi effettuati ieri sera sono i primi da una settimana che non risultano positivi al Covid19. Così restano otto i giocatori in quarantena, oggi verranno prelevati altri campioni ma c’è l’ok alla ripresa degli allenamenti in forma individuale

di Manlio Gasparotto

Focolaio Toro, primi esami negativi
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Un giro di tamponi negativo. Finalmente una notizia positiva sul fronte Covid19 per quel che riguarda il Torino, in isolamento da martedì scorso e vittima di un focolaio legato alla variante inglese. La squadra granata, i giocatori non positivi e in quarantena, ovviamente, nel pomeriggio di sabato sono stati sottoposti a tampone molecolare presso il centro di medicina sportiva del capoluogo. E questa mattina la Asl ha fatto sapere che nessuno è risultato positivo o dubbio, tutto ok.

«Per questo ora stiamo valutando l’ipotesi di riaprire da questo pomeriggio la possibilità che i giocatori si allenino al Filadelfia (che in questi giorni è stato chiuso e sanificato) ma in forma strettamente individuale» ha fatto sapere il dg della Asl, Carlo Picco. La decisione è arrivata poco dopo attraverso il dottor Testi: «Abbiamo derogato permettendo l’allenamento individuale. Per il resto bisogna aspettare almeno un altro giro di tamponi». Il resto è la decisione relativa alla trasferta a Roma, martedì. La Lega di Serie A, che è sempre stata aggiornata e si era riservata di decidere ufficialmente lunedì sul rinvio di Lazio-Torino, non ha ancora preso posizione riguardo la partita all’Olimpico di Roma.

In questo momento è tutto fermo, il parere dell’Asl sarà vincolante per quel che riguarda non soltanto la ripresa degli allenamenti (ora i giocatori possono andare al Fila e lavorare da soli e in bolla) ma anche e sopratutto la trasferta, il viaggio che i granata avrebbero dovuto intraprendere domani. «Vediamo come evolvono le cose nelle prossime ore, nulla è definito sino a quando non saranno noti i risultati dei tamponi che verranno ripetuti oggi. È la variante inglese, questo richiede una prudenza eccezionale e il protocollo potrebbe anche essere rivisto. Ora ci muoviamo per la tutela della salute pubblica» ha sottolineato Picco.

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