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La regina Elisabetta esorta i britannici a vaccinarsi: «Pensate agli altri prima che a voi stessi»

La regina Elisabetta, si sa, parla poco in pubblico, ma stavolta non ha esitato a dire la sua sui benefici del vaccino, esortando i cittadini a non avere dubbi sulla sua efficacia. L’occasione le è stata offerta da una conversazione online con alcuni responsabili del programma vaccinale, preoccupati dal fatto che, nonostante siano ben 18 milioni i britannici già vaccinati, circa il 15 per cento della popolazione si mostra scettico e rifiuta di sottoporsi all’inoculazione.

Regina Elisabetta: «È proprio come in tempo di guerra”

«Quando si ha il vaccino si ha la sensazione di essere protetti, cosa che penso sia importante» ha detto la sovrana quasi 95enne (li compie il 21 aprile), esortando a non essere egoisti: «Certo è difficile per chi non si è mai vaccinato ma bisogna pensare agli altri prima che a se stessi». Elisabetta ha anche ricordato i tempi della Seconda guerra da lei vissuti: «È proprio come allora, tutti la pensavano allo stesso modo».

Regina Elisabetta, esempio per tutti

Elisabetta non avrebbe voluto rivelare il fatto di essersi sottoposta al vaccino il mese scorso assieme al marito Filippo, 99 anni e ancora ricoverato per un’infezione in un ospedale londinese. La monarca non ha certo l’abitudine di divulgare informazioni mediche personali, ma si è convinta a farlo in questo caso proprio per essere di esempio alla nazione. E ha tenuto a precisare: «È stato tutto molto veloce e ho ricevuto molte lettere da persone che si sono dette sorprese per come sia stato facile sottoporsi al vaccino. Non fa affatto male».

Sophie Wessex fa la volontaria

Intanto la moglie del principe Edoardo ha completato un corso di formazione ed è andata a fare la volontaria in un centro vaccini a Londra. La contessa si è unita ad altri 30mila volontari e lavorerà con la St John Ambulance, la charity britannica che offre primo soccorso e di cui è presidente, offrendo assistenza e informazioni pratiche ai cittadini in arrivo al centro. Già lo scorso giugno Sophie si era unita a un gruppo di operatori della charity, aiutando nella distribuzione di materiali di protezione per ospedali e ambulanze.

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