liguria
Camogli, recuperate solo 20 bare su 200. Pronta class action delle famiglie
Ripescati oggi dai vigili del fuoco 8 salme e 4 ossari, ma il timore è che molti feretri andranno persi. Domenica il tentativo del Comando subacqueo incursori della Marina. E intanto il Codacons lancia un’azione risarcitoria collettiva
GENOVA Solo il 10 percento dei feretri precipitati in mare, a causa del crollo del cimitero di Camogli, sono stati finora recuperati. Un numero esiguo, che purtroppo fa temere il peggio ai tanti familiari in attesa di notizie. Il numero complessivo delle bare ripescate, infatti, è salito oggi a 20, sulle 200 complessive ospitate nell’ala del camposanto ligure sprofondata lunedì scorso assieme alla falesia su cui appoggiava.
Le ricerche
Oggi i vigili del fuoco hanno ripescato in mare 8 salme e 4 ossari. «Domenica invece — ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone durante il quotidiano aggiornamento tra Regione Liguria, comune di Camogli, tecnici e soccorritori — il Comsubin (Comando subacqueo incursori) della Marina ispezionerà tutto lo specchio acqueo». Nelle prossime ore verrà nominato un geologo per una consulenza: l’esperto dovrà ricostruire le cause della frana, la sua eventuale prevedibilità e se potesse essere evitata. Alcuni cittadini avrebbero denunciato anche negli anni passati crepe e scricchiolii nella zona poi caduta.
L’azione
Intanto, proprio oggi, il Codacons ha lanciato un’azione risarcitoria collettiva in favore delle famiglie che, a causa della frana che ha investito il cimitero di Camogli, hanno visto le tombe dei propri cari andare distrutte. «Moltissime famiglie hanno visto sgretolarsi sotto i loro occhi il luogo di sepoltura dei propri parenti defunti le cui salme, ora, rischiano di non essere più ritrovate — spiega il Codacons in una nota —. Molte le ombre che tutt’oggi rimangono sulla vicenda e sulle eventuali responsabilità di chi avrebbe dovuto tutelare il territorio e la zona, al punto che la Procura della Repubblica di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti». Domenica, da ultimo, verrà eseguita una prima ricognizione esterna sulle due salme trovate ieri al largo di Vesima e a Quarto, con ogni probabilità provenienti dal cimitero di Camogli franato tre giorni fa. In un secondo momento, se i corpi non fossero riconoscibili, verrà estratto il Dna.