Cronaca

Covid, L'Italia a macchia di leopardo. Ecco le regole per ogni fascia: stretta nelle micro zone rosse e arancione scuro

Bologna in zona arancione, gente in strada in Centro (eikon)
Nessuna riapertura,entro domenica il premier firmerà il nuovo decreto. Spostamenti ancora vietati, ristoranti chiusi la sera, fermi palestre, piscine, cinema e teatri. Stop dei governatori alle scuole dove dilaga il virus
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Occhio alle ordinanze regionali e delle province autonome. Da qui e almeno fino a Pasqua l'Italia rimarrà, come adesso, divisa in quattro fasce regionali ( bianca, gialla, arancione e rossa) ma il dilagare della variante inglese sta imponendo ai governatori chiusure localizzate con misure che, di territorio in territorio, possono essere diversificate e più restrittive rispetto a quelle contemplate dal Dpcm ancora vigente fino al 5 marzo e dal prossimo che il premier Draghi firmerà probabilmente entro la fine di questa settimana. Ma ecco quali, al momento, sono le regole a cui dovremo ancora attenerci per il prossimo mese.

Spostamenti e seconde case

Il decreto che li regola è già stato firmato e sarà in vigore fino al 27 marzo. Resta vietato superare i confini della propria regione se non per motivi di lavoro, salute o necessità. In quest'ultima fattispecie rientra il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione che resta dunque sempre consentito. Le faq pubblicate da Palazzo Chigi (e al momento ancora valide) specificano che le seconde case rientrano nel concetto di abitazione. Dunque resta possibile spostarsi da una regione all'altra per far ritorno alla propria seconda casa, anche se questa si trova in una regione rossa, ma solo per il  nucleo familiare ( uno alla volta) che ne ha la titolarità (proprietà o affitto lungo) acquisita prima del 14 gennaio. Attenzione però: i recenti provvedimenti di chiusure localizzate adottati da alcuni governatori e presidenti di province autonome escludono esplicitamente quest'ultimo spostamento anche nelle cosiddette zone in arancione scuro. Dunque, prima di muoversi è bene consultare eventuali ordinanze locali che - se più restrittive - hanno la prevalenza sulla norma nazionale.

Per gli spostamenti interni alla regione invece restano le regole fin qui note: nessuna limitazione nelle regioni gialle, limitati al proprio comune nelle zone arancioni, vietati nelle zone rosse dove è consentito uscire da casa solo per motivi di lavoro, salute, necessità o per recarsi negli esercizi commerciali rimasti aperti.

Restano sconsigliati i movimenti all'estero per turismo che sono comunque regolati dalle disposizioni dei singoli Paesi a seconda delle aree di provenienza. Dall'Italia si può partire per l'estero, al rientro  è richiesto un tampone antigenico o molecolare effettuato entro le 48 ore dalla partenza per chi torna dall'Europa. Se si proviene da Paesi extraeuropei invece è richiesta anche la quarantena. Con alcuni Paesi, tra cui il Brasile, sono invece sospesi i voli. Si consiglia di consultare il sito della Farnesina con le disposizioni diverse a seconda dei Paesi di destinazione o di provenienza.

Coprifuoco e visite ad amici e parenti

Resta ovunque il coprifuoco dalle 22 alle 5 che potrà essere violato solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Una piccola modifica è stata apportata dal nuovo governo alla norma che dà la possibilità di andare a trovare amici o familiari in un'altra abitazione. In zona gialla o arancione sarà sempre possibile farlo, al massimo in due persone portando con sè eventuali figli minori di 14 anni o persone disabili, in zona rossa invece questa possibilità è stata abolita. Nelle regioni gialle le visite saranno possibili anche spostandosi all'interno della regione, in quelle arancioni invece saranno circoscritte al proprio comune.

Scuole, didattica in presenza ma a singhiozzo

L'ultimo Dpcm, e il nuovo lo confermerà, ha riaperto alla didattica in presenza alle superiori almeno al 50 per cento ma è il settore in cui, più di ogni altro, vige una differenziazione territoriale a seconda della situazione contingente dei contagi. Dunque le famiglie dovranno attenersi alle disposizioni firmate da governatori e sindaci per la durata indicata.

Secondo le norme nazionali, anche alle superiori, i ragazzi devono fare lezione in classe prevedendo le presenze da un minimo del 50 ad un massimo del 75 per cento, ma ogni giorno - in conseguenza alla diffusione di focolai e soprattutto con la variante inglese che sembra colpire i più giovani - si registrano chiusure regionali o locali con il ritorno alla didattica a distanza. Questo vale nelle zone gialle e arancioni, nelle regioni rosse invece didattica a distanza dalla seconda media alle superiori e alle università.

Anche per i più piccoli, scuole materne, dell'infanzia e primarie e fino alla prima classe delle medie è prevista la presenza in tutte le zone ma anche in questo caso le autorità locali hanno la possibilità di adottare chiusure localizzate.

Per l'Università, il Dpcm consente ilritorno della didattica in presenza, con numeri contingentati, nelle zone gialle e arancioni.

Ristoranti e bar sempre chiusi la sera 

Le richieste di riapertura dei locali pubblici dopo le 18 fino ad ora non sono state accolte e difficilmente lo saranno almeno fino a Pasqua. Resta dunque la regola che ci siamo abituati a rispettare: nelle zone gialle locali aperti dalle 5 fino alle 18, con la possibilità di sedersi al tavolo a consumare fino a 4 persone a meno che non si tratti di un nucleo familiare convivente più numeroso. Obbligatorio distanziamento e mascherina negli spazi comuni e quando ci si alza dal tavolo. Dopo le 18 i locali potranno rimanere aperti per il domicilio o per l'asporto (ma solo quelli dotati di cucina e non quelli che vendono solo alcolici che dovranno invece chiudere). Ristoranti e bar sempre chiusi invece sia in zona arancione che rossa con la sola possibilità del domicilio e asporto. Le regioni che dovessero invece riuscire ad entrare in zona bianca (finora nessuno ha raggiunto per più di due settimane consecutive il richiesto parametro di meno di 50 casi ogni 100.000 abitanti) potranno invece tenere i locali pubblici aperti anche la sera.

Per chi è ospite di un albergo dotato di ristorante resta invece sempre consentita la possibilità di cenare.

Negozi aperti tranne che in zona rossa

Restano le regole fin qui in vigore. E dunque tutti gli esercizi commerciali aperti nelle zone bianche, gialle e arancioni, secondo i protocolli previsti e con l'obbligo di scrivere all'esterno il numero di persone che possono entrare. Solo nei weekend restano chiusi i centri commerciali.

Nelle zone rosse, invece, si abbassano le saracinesche di tutti i negozi tranne quelli che vendono beni ritenuti di prima necessità: farmacie, alimentari, ferramente, informatica e telefonia, parrucchieri, negozi per la cura della persona (profumerie, sanitarie, cosmetica) librerie, negozi di giocattoli, lavanderie.

Nelle zone arancioni è consentito muoversi dal proprio comune verso quello più vicino se non vi è la presenza di un esercizio commerciale che vende il prodotto di cui si ha bisogno. Ci si potrà muovere, ad esemmpio, per andare in un supermercato ma non dal proprio parrucchiere se nel comune in cui si abita ce n'è aperto un altro.

Sport, sempre consentiti da soli e all'aperto

Ancora nulla da fare per palestre, piscine e centri sportivi dove si praticano sport di contatto o di squadra. Dovunque, anche in zona rossa, resta però consentito fare attività motoria o sportiva individuale e all'aperto seguendo poche semplici regole: nelle zone rosse la semplice passeggiata potrà avvenire solo nei pressi della propria abitazione mentre per chi fa attività sportiva, dunque footing, jogging, bicicletta, ci si potrà spostare all'interno del proprio comune, sempre da soli o almeno a due metri di distanza da un'altra persona. Vietato prendere un mezzo per andare a fare attività altrove e vietato ogni sport di squadra o di contatto. Nelle zone arancioni ci si potrà spostare più liberamente ma sempre all'interno del proprio comune e sempre seguendo le stesse regole.

Nelle regioni gialle, invece,è consentito praticare attività sportiva o motoria individuale senza limitazioni all'interno della propria regione. Per chi fa sport di squadra o per i bambini e i ragazzi dello sport di base è consentito andare nei centri aperti ma solo per svolgere allenamenti individuali.

Musei e attività culturali

La riapertura dei musei e delle mostre nelle regioni gialle è l'unica conquista che rimane. Ma solo durante la settimana e solo dietro prenotazione e con presenze contingentate. Nel weekend dovranno chiudere i battenti. Tutto chiuso invece in zona arancione e rossa.

Ancora nulla da fare per cinema, teatri e sale concerto, ormai chiusi da un anno.

Concorsi pubblici, si riparte a piccoli numeri

Fermi da molti mesi, i primi concorsi pubblici sono già ripartiti con le prove scritte. Le amministrazioni che lo riterranno potranno riprogrammare le prove in presenze in aule che non possono contenere più di 30 candidati alle volte secondo protocolli molto rigidi. Si sono già svolte quelle per il concorso della scuola e altre sono già state convocate.