Pandemia

Covid e contagio in azienda: il dipendente che rifiuta il vaccino può essere licenziato?

di Isidoro Trovato

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Obbligo di vaccinazione per i lavoratori: la diatriba continua

Non è finita, anzi è destinata a proseguire all’infinito e oltre. La polemica, nata attorno al presunto obbligo per i lavoratori di farsi somministrare il vaccino, trova ogni giorno nuovi argomenti. Ora è il turno dell’Inail, che sarà chiamato ad esprimersi sulla risarcibilità del lavoratore affetto da Covid sul luogo di lavoro. Come si ricorderà, l’Istituto ha assimilato all’infortunio il contagio avvenuto in azienda, che potrebbe anche non riconoscerlo come tale nel caso di rifiuto a vaccinarsi. Per il lavoratore non sarebbe un gran danno, a cui in ogni caso sarebbe riconosciuta la malattia. Risulta dunque evidente che si tratta più di un problema teorico che non pratico per il dipendente. “Si va avanti per interpretazioni e in modo non univoco - commenta Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro -. Sono fenomeni scaturiti dalla pandemia, che non trovano riscontro in una norma di legge. Risulta per questo complesso assumere una decisione coerente, proprio perché manca il riferimento”.

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