20 febbraio 2021 - 12:03

Il vaccino Pfizer è «efficace dopo una sola dose», dice uno studio israeliano

La scoperta potrebbe cambiare le politiche vaccinali: una sola dose permetterebbe di immunizzare la popolazione più in fretta, mentre la conservazione in un normale frigorifero semplificherebbe la distribuzione anche nei Paesi più poveri

di Andrea Marinelli

Il vaccino Pfizer è «efficace dopo una sola dose», dice uno studio israeliano
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Per proteggersi dal Covid-19 dovrebbe bastare una dose del vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech, che potrà essere conservato in un normale frigorifero: è quello che emerge da uno studio israeliano che potrebbe cambiare le politiche vaccinali globali. Secondo i dati raccolto dallo Sheba Medical Center del governo israeliano, infatti, un solo shot del vaccino Pfizer sarebbe sufficiente a generare una «robusta immunità». Questa scoperta, spiega il Wall Street Journal, potrebbe alimentare una «strategia britannica»: sospendere la seconda dose per somministrare la prima a più persone possibile. In Gran Bretagna, infatti, è stato deciso di rimandare la seconda dose di 12 settimane, e oggi un terzo della popolazione adulta ha già ricevuto la prima.

Lo studio, effettuato su un campione di 9 mila persone e pubblicato venerdì su Lancet, mostra che una dose del vaccino Pfizer è efficace all’85% fra i 15 e i 28 giorni successivi all’inoculazione. Un altro studio pubblicato sull’autorevole rivista scientifica sostiene che il vaccino realizzato da AstraZeneca e dall’università di Oxford ha un efficacia dell’81% se le due dosi sono somministrate a 12 settimane di distanza: se invece si scende sotto le 6 settimane si riduce al 55%.

La conservazione in un normale frigorifero del vaccino Pfizer, invece, avrebbe un impatto sostanziale sulla distribuzione, semplificando la logistica: dopo una serie ti test interni, Pfizer e BioNTech hanno già chiesto agli enti regolatori americani di permettere la conservazione delle dosi a -20°. In questo modo, chiarisce il quotidiano di Wall Street, il vaccino diventerebbe più facilmente accessibile anche nelle aree più povere e rurali del mondo: le dosi potrebbero essere conservate ovunque ci sia un frigorifero.

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