Impeachment, il Senato assolve Donald Trump. Il tycoon: "Finita caccia alle streghe"

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L’ex presidente era stato messo sotto accusa dalla Camera con l'accusa di aver istigato l'assalto al Congresso dello scorso 6 gennaio. A favore della condanna 57 voti, di cui sette repubblicani. I no sono stati 43. Per condannarlo erano necessari 67 voti, ossia i due terzi dei 100 senatori. Il tycoon ha detto di volere "continuare" a difendere "la grandezza dell'America". McConnell vota a favore di Trump ma poi lo accusa

Il Senato statunitense ha votato a favore dell'assoluzione di Donald Trump al processo d'impeachment. L’ex presidente era stato messo sotto accusa dalla Camera per aver istigato l'assalto al Congresso dello scorso 6 gennaio. A favore della condanna 57 voti, di cui sette repubblicani. I no sono stati 43. Per condannarlo erano necessari 67 voti, ossia i due terzi dei 100 senatori. È finita una "caccia alle streghe", ha affermato l'ex presidente in una dichiarazione subito dopo la votazione in Senato. Il tycoon ha aggiunto di volere "continuare" a difendere "la grandezza dell'America". 

Trump: "Nostro storico movimento solo all'inizio"

"Il nostro storico, patriottico, bellissimo movimento per Rendere l'America di nuovo Grande (Make America Great Again, MAGA) è solo all'inizio. Nei prossimi mesi
avrò molto da condividere con voi e sono ansioso di proseguire insieme questo nostro incredibile viaggio per la grandezza dell'America e per tutta la nostra gente. Non c'è mai stato nulla di simile", ha dichiarato Trump in una nota, diffusa subito
dopo l'assoluzione che gli consentirebbe, se volesse, di ricandidarsi alla presidenza nel 2024.

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Una sentenza annunciata

Trump è stato così assolto anche nel secondo processo di impeachment, unico presidente ad essere stato messo in stato d'accusa due volte e primo ad affrontare il procedimento dopo aver lasciato la Casa Bianca. Una sentenza annunciata, dopo che il potente leader dei repubblicani al Senato Mitch McConnell ha fatto trapelare una mail ai colleghi di partito in cui annunciava la sua intenzione di votare per l'assoluzione dell'ex presidente. Seppellendo così ogni residua speranza dem di una condanna che richiedeva il sostegno di almeno 17 senatori del Grand Old Party per raggiungere il quorum dei due terzi. I sette senatori repubblicani che hanno votato contro Trump sono: Richard Burr, Bill Cassidy, Susan Collins, Lisa Murkowski, Mitt Romney, Ben Sasse e Pat Toomey. McConnell, dopo aver votato contro l'impeachment, ha comunque accusato Trump di aver istigato l'insurrezione al Capitol. "È responsabile", ha dichiarato in Aula.

Le ragioni dell’accusa e della difesa

"In breve, questo impeachment è stata una completa farsa dall' inizio alla fine, una spettacolo perseguito per una vendetta politica contro Trump da parte dei democratici": Michael Van der Veen, uno degli avvocati di Donald Trump, ha concluso così la sua arringa invitando il Senato ad "assolvere l'ex presidente e difendere la costituzione di questa grande repubblica”. L'accusa ha presentato "prove schiaccianti e irrefutabili”, ha dichiarato invece il deputato dem Jamie Raskin, capo della pubblica accusa. "Il voto di oggi è quasi certamente come sarete ricordati dalla storia": così il capo dell'accusa Jamie Raskin ha concluso dopo due ore la sua arringa nel processo. L'assoluzione, ha ammonito, metterà il Paese in una strada pericolosa: "È questa l'America? Quale America sarà? Questo è ora letteralmente nelle vostre mani", ha aggiunto.

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