Le migliori serie tv da vedere a febbraio

Da «Raised by wolves», esordio televisivo di Ridley Scott, a «Big Sky», thriller (già cult) di Disney+, ecco cosa non perdersi nel secondo mese dell'anno nuovo, che su Amazon Prime Video invita a riflettere sull'amore, variabile nel futuro prossimo di una precisissima formula matematica
Le serie tv da vedere a febbraio su Netflix Sky Prime Video e non solo

Quando in America è andata in onda la prima volta, Soulmates ha lasciato dietro di sé una spessa scia di frustrazione. La critica, o parte di questa, ha rimproverato alla serie tv di non aver saputo sfruttare al meglio le proprie premesse, di non aver osato abbastanza. Di aver buttato lì una domanda, che, a nostro giudizio, non meriterebbe, invece, alcuna risposta diversa da quella che le è stata data: un insieme di emozioni e reazioni talmente soggettivo da non poter assumere una forma univoca. Nemmeno in televisione.

Soulmates, che Amazon Prime Video renderà disponibile per l’Italia a partire dall’8 febbraio, si chiede, e chiede, se l’amore possa prescindere dall’istinto più animale per essere individuato, unicamente, attraverso una formula scientifica. La stessa che, nel futuro prossimo di Soulmates, a quindici anni da oggi, ha fatto la fortuna della Soul Connex. La multinazionale è riuscita a perfezionare uno strumento diagnostico, una sorta di test psicologico, scientifico e attitudinale con il quale individuare la metà ideale dei propri clienti. La procedura è semplice e indolore. A volte, però, richiede tempo. Capita, infatti, che l’anima gemella di un cliente Soul Connex non voglia sottoporsi al test, rimanendo così inconoscibile. O capita che ci metta anni per decidersi a varcare la soglia del Gruppo, generando frustrazione e attesa. Soul Connex non sa dire quando si avrà l’amore per le mani. Sa dire, però, che quando si troverà una corrispondenza, quella sarà la storia della vita. Una storia cui Soulmates ha voluto articolare in sei diverse trame.

La serie, piccolo gioiellino costellato di tanti alti e qualche basso, non offre una narrazione lineare, ma sei diversi episodi per altrettante storie. Lo scopo è uno: chiedersi quale effetto sulla società potrebbe avere una scoperta del genere. Nelle trame, dunque, si susseguono risposte diverse. C’è vendetta e un senso pervasivo di inadeguatezza. C’è la fragilità di un amore «normale», crollato sotto il peso di una prospettiva potenzialmente migliore. C’è la capacità di adattamento e qualche risvolto pericoloso. C’è il tema della privacy, preponderante e straordinariamente attuale. Poi, c’è la risposta soggettiva di chi si trovi a guardare le sei storie, personalizzando all’estremo ogni analisi.

Soulmates, ingiustamente paragonata a Black Mirror, non dà, chiede. Chiede partecipazione e pensiero, chiede immedesimazione, empatia. Chiede una riflessione che non conosce giusto o sbagliato. Solo, il passato, il presente e, in parte, il futuro dello spettatore. Guardarla, di certo, non cambierà alcuna vita. Ma, in un febbraio che sembra votato all’impegno televisivo, con Raised by wolves di Ridley Scott, Your Honor con Bryan Cranston e Big Sky, piccolo fenomeno Disney+, una chance è pur giusto dargliela.

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