TORINO. Cinque scudetti in bacheca, infiniti mesi passati in infermeria per ogni tipo di infortunio e un lungo anno vissuto da separato in casa. Sami Khedira è stata la croce e la delizia di una Juventus che nell’estate 2015 aveva puntato sul centrocampista tedesco, fresco di svincolo dal Real Madrid e di titolo di campione del mondo, ma negli ultimi tempi aveva fatto di tutto per mandare via il “Professore” (così lo chiamava Allegri per le sue qualità tattiche).

Il braccio di ferro si è risolto nel penultimo giorno di mercato, visto che Khedira oggi ha trovato l’accordo per rescindere il ricco contratto (guadagnava oltre 6 milioni netti a stagione in bianconero) in scadenza a giugno e presto sarà un giocatore dell’Hertha Berlino, come svelato dalla rivista “Kicker”.

Khedira torna così in Germania dopo 11 anni, visto che prima di giocare nel Real e nella Juve era stato una colonna dello Stoccarda, per altro la città in cui è nato nell’aprile 1987. Alla soglia dei 34 anni e dopo anni difficili per infortuni muscolari e alle ginocchia, il centrocampista di origine tunisina riabbraccia la Bundesliga. Con la squadra della capitale tedesca ha firmato un contratto di due anni e mezzo legato alle presenze in campo, un modo per riprendersi quel che aveva smarrito a Torino.

Khedira era un titolare fisso nella Juve, ma nelle ultime due stagioni ha collezionato 17 e 18 presenze con meno di mille minuti giocati per anno. L’ultima presenza assoluta risale al 12 giugno scorso, semifinale Coppa Italia contro il Milan, nella prima partita dopo il lockodown: entrò nella ripresa e si fece male. In questo 2020/21, invece, era proprio finito fuori squadra: zero convocazioni con Pirlo allenatore e un’avventura che finisce dopo un lungo braccio di ferro estivo per rescindere il contratto. 

I commenti dei lettori