«Bridgerton» è (davvero) la serie più vista di sempre su Netflix?

A 28 giorni dal debutto sulla piattaforma, Netflix fa sapere che «Bridgerton» è la serie più vista di sempre del suo catalogo. Eppure qualcuno mette in dubbio i numeri rilasciati dal colosso streaming
«Bridgerton» è  la serie più vista di sempre su Netflix

La notizia arriva e fa subito il giro del mondo: Bridgerton è la serie di Netflix più vista di sempre. Lo assicura lo stesso colosso streaming, spiegando che, nei primi 28 giorni, la serie creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes è stata vista da 82 milioni di abbonati, diventando lo show più visto in ben 83 paesi inclusi gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Brasile e il Sudafrica. Battuto, quindi, il record finora detenuto da The Witcher (76 milioni di spettatori nei primi 28 giorni) e anche di altri prodotti più freschi come Lupin, che ha spodestato La Casa di Carta diventando la serie non in lingua inglese più vista su Netflix (70 milioni), e La regina degli scacchi, che rimane, però, la miniserie più vista (62 milioni).

Al di là del successo dell'operazione Bridgerton, già rinnovata per una seconda stagione che sarà incentrata sul personaggio di Anthony dopo l'exploit di Daphne e, soprattutto, del Duca di Hastings, eletto come il nuovo sex symbol globale, a lasciare perplessi i media americani è, però, la misurazione dei dati che vengono elaborati e diffusi dalla stessa Netflix. Tralasciando il fatto che molto spesso non ci viene comunicato come vadano certi prodotti (quelli più piccoli, per esempio), sappiamo, però, che la audience della piattaforma viene elaborata in base alla permanenza dell'utente su un contenuto per una durata di 2 minuti: cosa che, naturalmente, genera perplessità visto che un abbonato può benissimo dare una chance a una serie per poi abbandonarla subito dopo, senza che i rilevatori ne tengano conto.

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L'intelligibilità degli strumenti di misurazione e l'indipendenza di Netflix nel comunicare i dati a suo piacimento ha portato l'Hollywood Reporter a scrivere un editoriale nel quale spiega di non poter prendere per vere queste informazioni perché non sono verificabili. I dati di Bridgerton, così come di altre serie, per qualcuno devono essere quindi «presi con le pinze», tenendo conto di tutte queste variabili delle quali non è possibile chiarire la provenienza. Resta, tuttavia, certo che Bridgerton abbia dato il via a un dibattito che, dai social ai giornali, ha portato il pubblico a interrogarsi sui motivi del successo, per alcuni più che giustificato e per altri un autentico mistero.

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