TORINO. Mandragora. Più Sanabria. Si annuncia una giornata calda, probabilmente decisiva per il mercato del Torino ancora fermo a zero rinforzi nonostante la gravità della classifica. Lo stallo della società può essere rotto visto che i granata aspettano riscontri positivi dopo i contatti incessanti della serata di ieri. Il primo riguarda l’ex capitano dell’Under 21, una mossa a sorpresa da parte del club di Urbano Cairo che non è riuscito a convincere Genoa e Parma a cedergli Lerager e Kurtic.

Così, il 23enne originario di Scampia (come Izzo) è balzato al primo posto nella lista dei rinforzi. Mandragora gioca nell’Udinese, dove finora ha raccolto poco anche a causa di un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio che ne ha condizionato la prima parte del campionato. Ma il Toro dovrà trattare con la Juventus proprietaria del cartellino: si studia la formula del prestito biennale con diritto di riscatto. 

Nodo attacco. Il direttore sportivo Vagnati vuole chiudere per Tonny Sanabria del Real Betis, ma i 7 milioni richiesti dagli spagnoli hanno finora frenato il ritorno in Italia della punta paraguaiana di quasi 25 anni. Il Toro ha proposto una dilazione del pagamento, se non venisse accettata è pronto Diaw, profilo di Serie B che gioca nel Pordenone. Con La società friulana, invece, c’è già l’accordo: 2,5 milioni subito e altri 1,5 legati ai bonus. Nicola aspetta, intanto venerdì contro la Fiorentina il Toro giocherà la sesta partita senza novità di mercato da quando si è aperto il supermarket di riparazione.

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