24 gennaio 2021 - 14:12

Amsterdam, «Coffee shop vietati ai turisti stranieri»

La proposta della sindaca Femke Halsema: «Ingresso consentito solo a chi ha passaporto olandese». La replica: «Ma così aumenterà lo spaccio in strada»

di Claudio Del Frate

Amsterdam, «Coffee shop vietati ai turisti stranieri»
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Il municipio di Amsterdam intende vietare l’ingresso ai turisti stranieri nei coffee shop, uno dei simboli della cultura libertaria della capitale olandese. Troppa criminalità, troppi reati legati al consumo e allo smercio di droghe leggere (autorizzate proprio nei coffee shop) hanno indotto la sindaca Femke Halsema a presentare la proposta al consiglio comunale. Se il piano passerà, a partire dal 2022 solo i cittadini olandesi muniti di passaporto potranno avere libero accesso alle rivendite di hashish e marijuana. La sindaca, due anni fa, aveva presentato un progetto per trasferire fuori dal centro storico anche i locali a luci rosse, altro mito che attrae ad Amsterdam ogni anno folle di turisti.

«Rendere il mercato gestibile»

A convincere l’amministrazione della capitale alla stretta sui coffee shop è stato il crescente degrado nel cuore della città, che invece vorrebbe puntare su una offerta turistica orientata ad arte e cultura, eliminando il sovraffollamento attorno ai punti di vendita di cannabis e derivati. «Il mercato della cannabis è troppo grande e surriscaldato - ha dichiarato Halsema - e lo voglio restringere per renderlo gestibile. Il requisito della residenza è di vasta portata ma non vedo alternative». Per l’economia sarebbe un colpo di non poco conto: un’indagine dello stesso municipio mostra che un terzo dei turisti vede nella possibilità di acquistare e consumare liberamente droghe il motivo per venire ad Amsterdam.

Al fisco 400 milioni

Joachim Helms, portavoce dei titolari di coffee shop però avverte: «La stretta non farà altro che incoraggiare l’attività degli spacciatori di strada».Un’inchiesta della tv olandese KRO aveva d’altra parte stimato in 400 milioni di euro il gettito fiscale garantito dal commercio legale di droghe leggere mentre un report del Global drug policy program (del 2013) afferma che l’Olanda, grazie alla legalizzazione introdotta nel 1976, è agli ultimi posti nel mondo per reati legati al consumo di stupefacenti (appena 19 ogni 100.000 abitanti contro i 269 degli Usa). attualmente i coffee shop ad Amsterdam sono meno di 200, un terzo circa di quelli presenti in tutto il Paese.

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