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Coronavirus

Scontro Regione-Iss sui dati "incompleti"

La Lombardia potrebbe passare già domani in zona arancione

Le minoranze sul piede di guerra in consiglio regionale: "Se i dati sono errati, la Regione ne risponda". Il capogruppo della Lega al Pirellone, Anelli: "Se qualcuno ha sbagliato, di certo non è stata la Regione". Lombardia: da noi nessuna rettifica, aggiornamento condiviso con Iss. Boccia: Lombardia? Mi auguro polemiche finiscano subito 

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La stima dell'indice Rt della Lombardia è stata cambiata perché la Regione ha modificato i dati inviati all'Iss sul numero dei pazienti sintomatici. Lo afferma l'Istituto Superiore di Sanità in una nota.

"L'Istituto Superiore di Sanità è un organo tecnico scientifico che lavora con i dati inviati dalle Regioni e Province autonome e ripetutamente validati dalle stesse - dice nella nota l'Iss -  "Questo - spiega la nota dell'Iss - avviene da 37 settimane regolarmente con tutte le Regioni e Province autonome. La Regione Lombardia, nella settimana corrente, ha modificato i dati relativi alla settimana precedente il 22 gennaio. La modifica ha riguardato in particolare il numero di pazienti sintomatici con infezione confermata sui quali si basa il calcolo dell'Rt. Questa variazione - conclude la nota - ha comportato la modifica della stima di Rt della settimana precedente".

Un tira e molla che va avanti per ore, ma poi si arriva al dunque. La Lombardia dovrebbe passare già domani in zona arancione. Lo prevede l'ordinanza allo studio del ministero della Salute, guidato da Roberto Speranza, che darà conto del cambiamento di colore. I nuovi dati forniti dalla Regione la farebbero, infatti, tornare in fascia di rischio inferiore rispetto al rosso.

Lombardia: da noi nessuna rettifica, aggiornamento condiviso con Iss
''Nessuna richiesta di rettifica, ma un  necessario aggiornamento di un 'campo del tracciato', tracciato che  quotidianamente viene inviato all'Istituto Superiore di Sanità''. Lo  scrive in una Nota Regione Lombardia, rispondendo all'Iss, a proposito della controversa questione del calcolo dell'Rt che ha stabilito che  la Lombardia finisse in zona rossa. ''Azione, condivisa con l'Istituto Superiore di Sanità - prosegue la  nota - resasi necessaria a fronte di un'anomalia dell'algoritmo utilizzato dall'Iss per l'estrazione dei dati per il calcolo dell'Rt,  segnalata dagli uffici dell'assessorato al Welfare della Regione e  condivisa con Roma".

Fontana: fiduciosi zona arancione, da noi dati corretti
"Attendiamo da Roma con fiducia notizie che potrebbero determinare il passaggio della nostra Regione in zona arancione. Per quanto riguarda la trasmissione dei dati, Regione Lombardia ha sempre mandato dati puntuali, precisi e corretti". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ai microfoni del Tg3 regionale.

Boccia: Lombardia? Mi auguro polemiche finiscano subito
"La Regione Lombardia tornata arancione? Il sistema di monitoraggio funziona e il meccanismo con cui si alimentano i dati ogni settimana è molto rigoroso. I dati arrivano dalle Regioni, vengono rinviati dall'Iss alle Regioni, vengono ricertificati dalle Regioni il giovedì, e il venerdì in cabina di regia - dove ci sono rappresentanti delle Regioni, dell'Iss e del Ministero della Salute - vengono elaborati e poi sono quelli che portano alle zone. Zone che ci hanno fatto evitare il lockdown". Così Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, ospite di Titolo V su Rai3. "La settimana scorsa la Lombardia ha trasmesso dei dati come tutte le settimane che sono stati lavorati dall'Iss, certificati dalla Regione - aggiunge -. Questa settimana la Lombardia ha rettificato i dati, succede. Speravo finisse lì, mi auguro le polemiche finiscano immediatamente perché dobbiamo occuparci di tutelare la salute e il lavoro di tutti i lombardi e gli italiani". "Ho visto che si è fatta un po' fatica nell'ammettere che si sono rettificati i dati. Non era mai successo prima, è successo questa settimana, basta ammetterlo. C'è una differenza tra una rettifica dei dati e un aggiornamento", conclude.

Fontana: fornito informazioni corrette
Succede dopo una polemica sull'asse Roma-Milano che fa perdere la pazienza al governatore, Attilio Fontana. "Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma - sbotta - devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze". 

La Regione, fa sapere l'Istituto superiore di sanità in una relazione tecnica, ha rettificato nella giornata di mercoledì i dati che avevano fatto scattare la zona rossa, pertanto alla "luce di questa rettifica si rende necessaria una rivalutazione del monitoraggio".

A mettere la pulce nell'orecchio è anche una nota di Palazzo Lombardia, arrivata dopo il rinvio a lunedì prossimo dell'udienza al Tar del Lazio sul ricorso contro il Dpcm in cui si contestava appunto la classificazione in zona rossa.

"I tecnici dell'Istituto superiore di sanità e della direzione generale del Welfare - si leggeva - hanno in corso un'interlocuzione e, nelle prossime ore, valuteranno una serie di dati aggiuntivi da parte della direzione Welfare lombarda per ampliare e rafforzare i dati standard già trasmessi nella settimana precedente, ai fini di una rivalutazione in vista della cabina di regia". La cabina di regia, appunto. Che si è riunita a lungo e ha vagliato i dati.

"Io non parlo di responsabilità. Io parlo di valutazione più complessiva delle situazioni che noi abbiamo voluto evidenziare", segnala Fontana. Ma, nel contempo, rivendica che un indice Rt medio di 0,82 la Regione Lombardia per la settimana che va dall'11 al 17 gennaio. "Sono ben 18 le Regioni messe peggio di noi", rivendica il governatore. E ancora: "Il Tar non ha ancora deciso, ci sono state una serie di valutazioni all'interno della cabina di regia e sembra dai rumors che la Lombardia entrerà in zona arancione. Il ricorso credo che abbia avuto il suo effetto. Avevamo evidenziato che c'era qualcosa che non funzionava".

Dall'opposizione c'è chi grida allo scandalo. In Consiglio regionale, M5S e Pd chiedono che il presidente e l'assessora al Welfare, Letizia Moratti, riferiscano al Pirellone. E va all'attacco il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni: "La Regione Lombardia, dopo la correzione dei dati sull'Rt, ritorna zona arancione. Penso che quanto accaduto in questi giorni debba farci riflettere. Io penso alle partita Iva, ai nostri negozianti, ai professionisti, e a tutto il nostro comparto produttivo. Un errore come questo è costato caro proprio a queste categorie. Mi aspetto, sinceramente, che Fontana si scusi con i cittadini lombardi per quanto accaduto".

In Lombardia - rincara la dose il senatore dem, Alessandro Alfieri, "c'è bisogno di un governo forte e competente, e non è quello di Fontana, che sappia trasmettere i dati corretti sulla pandemia e aiuti la regione ad uscire dalle difficoltà".

Per Franco Mirabelli (Pd), ancora, "Fontana e la sua giunta sono arrivati al capolinea da tempo, ma stavolta non hanno davvero più scuse". Quindi, la difesa del leader leghista, Matteo Salvini: "Se 10 milioni di cittadini lombardi sono stati rinchiusi in casa per mesi in base a dati e valutazioni sbagliate del governo, saremmo di fronte a danni morali ed economici enormi".