ALESSANDRIA. Mattia Mustacchio è uno dei colpi di mercato assestati dai grigi per invertire il trend del campionato e cominciare a rincorrere Renate e Como: nel curriculum del trentunenne esterno destro due sole stagioni in C a Vicenza (2013-2014) e Ascoli (l'anno successivo) poi praticamene solo serie B, un valore aggiunto per il girone di ritorno.

Su cosa ha fatto leva l'Alessandria per convincerla a scendere di categoria?

«Mi ha convinto un progetto ambizioso che è quello che cercavo oltre alla consapevolezza di arrivare in un club nel quale si può lavorare bene, sono questi i motivi che mi hanno portato qua. Scendere di categoria non mi cambia nulla, anzi avere un obiettivo di squadra sfidante mi sprona a dare il meglio di me stesso per raggiungerlo».

Passare dalla A alla C rappresenta una bella sfida?

«La massima serie è sempre stato il mio sogno e ci sono arrivato un paio di volte anche se non ho giocato molto. Poi però bisogna fare i conti con la quotidianità che vuole dire lavorare sul campo, dimostrare professionalità come ha fatto l'Alessandria con me ed è quello che mi ha spinto a firmare con questo club».

Com'è nata la trattativa coi grigi?

«C'erano altre proposte sul piatto della bilancia poi però quando il mio procuratore mi ha informato dell'interesse dell'Alessandria tutto è filato molto liscio. È stata una trattativa nata qualche giorno fa e che si è conclusa molto velocemente».

La sua condizione fisisca visto che è un po’ di tempo che non gioca: a che punto pensa di essere?

«Mi sono sempre allenato anche se non so dire esattamente come sono. Certo rispetto ai miei nuovi compagni atleticamente sono ancora indietro; sono però a disposizione per recuperare al più presto la forma. Di certo posso garantire che darò il 120 per cento di me stesso per arrivare al più presto in apri col resto del gruppo».

Tatticamente che tipo di giocatore è?

«Sono un esterno che sa svolgere entrambe le fasi: specialmente nello scorso campionato sono molto migliorato nella fase difensiva avendo giocato da quinto di centrocampo. Nella mia carriera ho fatto tutti i ruoli di fascia: se giocherò esterno in un centrocampo a cinque vorrà dire che dovrò fare qualche metro in più per supportare l'attacco».

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