Cronaca

Scuola, il prefetto costringe il preside a chiudere l'istituto di Tortolì in Sardegna: "L'ordinanza regionale prevale sul Dpcm"

Ieri e oggi gli alunni erano in aula al 50 per cento, malgrado la decisione del governatore Solinas di proprogare la Dad fino al 31 gennaio
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E' durato solo due giorni il rientro in classe con il 50% degli alunni nell'Istituto Ipsia di Tortolì, in Ogliastra. Era stata infatti l'unica scuola superiore della Sardegna a riaprire i cancelli sulla base delle misure nazionali nonostante la Regione abbia deciso il ritorno nelle aule a partire dall'1 febbraio. Ieri sera il dirigente Gian Battista Usai, che in mattinata aveva spalancato le porte dell'istituto per 400 degli 800 alunni dei 3 plessi basandosi sul Dpcm, ha ricevuto l'alt da parte del prefetto di Nuoro Luca Rotondi. Per il rappresentante governativo, infatti, è pienamente legittima l'ordinanza regionale in vigore.


"Dopo la nota giunta in serata dalla Prefettura di Nuoro prendo atto e mi adeguo - ha detto il preside dell'istituto ogliastrino - e a decorrere da domani le attività proseguiranno, come da precedente orario, in didattica a distanza, con esclusione delle attività laboratoriali e di tutte le attività legate all'inclusione degli alunni con sostegno e con bisogni educativi speciali. Personalmente non capisco questa perserveranza - aggiunge - con il Dpcm siamo stati considerati zona gialla e la popolazione ogliastrina, compresi i ragazzi, è stata sottoposta a un doppio screening da pochi giorni. Non ho motivo tuttavia di dubitare dell'interpretazione del prefetto in fatto di leggi e mi attengo alle sue conclusioni".