Laura Masutti, la responsabile della Lida (Lega Italiana dei Diritti dell'Animale) Ciriè-Valli di Lanzo chiederà ai giudici del tribunale di Ivrea di emettere dei decreti di interdizione per la custodia di animali nei confronti di chi è già stato sorpreso a compiere dei maltrattamenti. E questo dopo l’ennesimo episodio avvenuto a Ciriè dove i volontari della Lida Ciriè-Valli di Lanzo hanno salvato un border collie di 5 anni abbandonato in un garage senza mangiare e senza bere da prima di Natale. In tutto 14 giorni. Ovvero da quando il suo padrone, un operaio 36enne di Ciriè, è finito in carcere per stalking nei confronti di una ragazza. 

Per fortuna, dalla casa circondariale di Ivrea, tramite il suo avvocato, l’uomo (al quale, già in passato, gli agenti della polizia locale avevano sequestrato un altro cane) ha fornito le indicazioni per trovare il border collie alle guardie zoofile della Lida e ai carabinieri di Ciriè. Dove l’animale è stato recuperato davvero allo stremo delle forze, in quello stato di intorpidimento prossimo alla morte in un garage di via Macario, in mezzo ai palazzi. «Siamo stupiti che nessuno, anche in forma anonima abbia dato l’allarme – riflette la Masutti -. Anche perché quel povero animale avrà abbaiato e guaito per giorni. Quella dell’abbandono o dei maltrattamenti agli animali è una situazione oramai insostenibile». 

Per fortuna ora il cane sta meglio. «Ora, come sempre, ci accolleremo le spese delle cure e del sequestro giudiziario – puntualizza ancora la Masutti – ma mi auguro che i magistrati, nelle loro sentenze, evidenzino che certe persone non possono più custodire animali».

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