Con 50mila tamponi in più salgono da 12.532 a 14.242 i nuovi contagi, tanto che il tasso di positività scende al 10,05% contro il 13,6% di ieri. In crescita i decessi, 616 oggi (ieri 448), per un totale di 79.819 vittime dall'inizio dell'epidemia. Ancora in aumento i ricoveri ordinari, 109 in più (ieri +176), per un totale di 23.712, mentre le terapie intensive calano di 6 unità (ieri +27) con 196 ingressi del giorno, e scendono a 2.636. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. 

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La regione con più casi giornalieri è il Veneto (+2.134), seguita da Sicilia (+1.913), Emilia Romagna (+1.563), Lazio (+1.381) e Puglia (+1.261). Il totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia sale a 2.303.263. In aumento i guariti, 19.565 (ieri 16.035), per un totale di 1.653.404. In calo per il secondo giorno di fila il numero degli attualmente positivi, 5.939 in meno (ieri -3.953), e sono ora 570.040. Di questi, sono in isolamento domiciliare 543.692 pazienti, 6.042 in meno rispetto a ieri. 

Stabili a 1.146 i casi in Lombardia, salgono da 609 a 901 quelli in Piemonte  con quasi tremila tampini in più.

È pesante il dato odierno dei morti per Covid-19 in Veneto, che registra 166 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 7.593 dall'inizio della pandemia. Il Bollettino regionale segnala inoltre 2.134 nuovi contagi contro i 1.715 di ieri. Risale anche la pressione sugli ospedali, con 34 nuovi ricoveri in area non critica con il totale a 3.028, e 2 in terapia intensiva, dove sono ricoverati 391 malati.

Nel Lazio con 2.700 tampini in più si registrano oggi 1.381 nuovi positivi, 127 in più di ieri. I morti sono 42.

In Toscana il report delle ultime 24 ore registra 303 nuovi casi di coronavirus (+0,2%, età media 47 anni) con 7.569 tamponi in più (4% positivi, tamponi totali eseguiti 1.978.712) e altri 21 decessi (età media 87,2 anni, totale va a 3.905) rispetto a ieri.


Nelle Marche i casi risalgono invece da 33 a 499 ma con quasi il triplo dei tamponi. Sono 12 i decessi registrati nelle ultime 24 ore.

In Puglia triplicano i test e rappiano i  casi Sono 10.458 i test per l'infezione da Covid-19 fatti nelle ultime 24 ore e 1.261 casi positivi, con una incidenza del 12%. Ad aggravare il bilancio 42 nuove vittime.

In Basilicata ieri sono su 1.222 tamponi, il doppio di ieri, si sono registrati 171 positivi al coronavirus contro i 79 del giorno prima ma di questi solo 156 appartengono a persone residenti in regione. Sono invece tre i nuovi decessi.

Nonostante già domani verrà probabilmente superata la soglia degli 80mila decessi, tra il 16 e 29 dicembre la mortalità è tornata nei valori di riferimento sia nelle città del nord che in quelle del centro-sud. È la prima volta che accade dopo 2 mesi, dove la mortalità era stata superiore all'atteso nella maggior parte dei comuni italiani. È quanto emerge dall'ultimo rapporto del sistema rapido di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) del ministero della Salute, che include i dati di 32 città italiane aggiornati al 29 dicembre.

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Nuove tracce della variante inglese del virus in Italia. L'indagine genomica effettuata presso l'istituto zooprofilattico di Putignano (Bari) ha infatti confermato la presenza della variante inglese nelle venti persone colpite dal Covid a Carmiano (Lecce) a fine dicembre. «Si tratta di un focolaio circoscritto e in gran parte già in parzialmente negativizzato», spiega il responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'Asl Lecce, Alberto Fedele.

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Si apre nel frattempo la campagna vaccinale per i grandi anziani. L’Iss informa che primi 47mila vaccini anti-Covid di Moderna arrivati oggi all'Istituto saranno distribuiti nei prossimi giorni alle Regioni dando priorità a quelle con un maggior numero di abitanti sopra gli 80 anni.

Nel frattempo si cerca di superare gli ostacoli amministrativi alla somministrazione dei vaccini nelle Rsa grazie al vademecum predisposto dall'ottava sezione civile del Tribunale di Milano. L’obiettivo è quello di «dare agli operatori sanitari», in particolare a quelli delle rsa, e «agli amministratori di sostegno e a tutti soggetti investiti di poteri di rappresentanza legale delle persone incapaci, l'indicazione pratica delle regole di comportamento da seguire» per le vaccinazioni, quando si hanno di fronte persone che, per le loro condizioni di salute, non possono dare il consenso.  Quando ad esempio un anziano ospite di una rsa è incapace di dare il proprio consenso alla vaccinazione anti-Covid, e il coniuge o convivente o i parenti più stretti o l'amministratore di sostegno o tutore esprimono anzi «dissenso» alla somministrazione, il direttore sanitario della struttura, se ritiene il vaccino «appropriato e necessario», può presentare ricorso al giudice tutelare per «ottenere l'autorizzazione a procedere».

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È uno dei casi riportati dal vademecum che riportata una decina di esempi `di scuola´ con indicazioni sulle regole «da seguire nei diversi casi che, per quanto è prevedibile, si potranno verificare». Tra i soggetti che possono rilasciare il consenso informato per le vaccinazioni per persone incapaci, prive di amministratori di sostegno, tutori legali ma anche coniugi, conviventi o parenti stretti, ci sono «i direttori Sanitari o i responsabili medici delle rsa e in loro assenza i direttori sanitari delle Asl (Ats)». Procedure già attivate, ad esempio, in alcuni casi per vaccinare ospiti del Pio Albergo Trivulzio di Milano.

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Come aveva chiarito già nei giorni scorsi l'ex pm Antonio Rinaudo, coordinatore per l'area giuridico-amministrativa dell'Unità di Crisi del Piemonte (Regione con ruolo da capofila per l'introduzione della normativa), il direttore sanitario «esprime in forma scritta il consenso alla somministrazione» e «lo comunica al giudice tutelare che entro 48 ore» deve «convalidare o negare il consenso».

Come aveva chiarito già nei giorni scorsi l'ex pm Antonio Rinaudo, coordinatore per l'area giuridico-amministrativa dell'Unità di Crisi del Piemonte (Regione con ruolo da capofila per l'introduzione della normativa), il direttore sanitario «esprime in forma scritta il consenso alla somministrazione» e «lo comunica al giudice tutelare che entro 48 ore» deve «convalidare o negare il consenso».

Intanto da oggi in Piemonte è possibile vaccinarsi contro il Covid-19 anche nelle strutture private, come il Cottolengo e quelle gestite da Humanitas: Gradenigo, Fornaca e Cellini. In queste ultime in poche ore sono state già eseguite 150 somministrazioni, a fronte di 400 dosi consegnate.

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