Anno nuovo e buoni propositi per essere felici

Il segreto per realizzare i buoni propositi è scegliere quelli che danno felicità diretta e mettere in atto comportamenti positivi
Anno nuovo e buoni propositi per essere felici

Aspettative altissime e tanta speranza: questo 2021 inizia carico di responsabilità e con un grande desiderio di felicità su cui vertono anche i canonici buoni propositi per l'anno nuovo. Propositi che, stando ai dati di molte ricerche, normalmente non arrivano al mese di giugno.

Ma c'è un motivo. Secondo un articolo pubblicato dalla rivista The Atlantic, la ragione per la quale così tante persone continuano a osservare il rito dei nuovi propositi è perché credono che la loro vita sia migliore compiendo una trasformazione che richiede dei sacrifici. Se spesso falliscono è perché le risoluzioni che scelgono non corrispondono, però, al loro vero obiettivo di maggiore felicità. Insomma, non sempre l'autoimposizione funziona.

Come mostra il lavoro di John Norcross, professore di psicologia all'Università di Scranton che, insieme ai colleghi, ha analizzato i buoni propositi che hanno avuto successo e quelli che hanno fallito, la chiave per portare a termine dei cambiamenti è la motivazione positiva. Per esempio, darsi una ricompensa per il successo ottenuto; evitare situazioni di tentazione e impegnarsi in un pensiero positivo, quindi immaginare il successo.

Secondo lo scienziato comportamentale di Stanford, BJ Fogg, autore del libro *Tiny Habits, le tre parole d'ordine che devono guidare i comportamenti sono *ridurre, implementare e celebrare. Ovvero, ridurre le nuove abitudini a qualcosa di piccolo e gestibile, infilare i nuovi propositi nel momento della routine in cui si adattano meglio, e poi concedersi una ricompensa dopo averli portati a termine.

Le idee astratte devono sempre valere lo sforzo fisico. Se dimagrire vuol dire rinunciare a delle piacevoli cene in famiglia, è un obiettivo che non giustifica il mezzo. Secondo Fogg, le persone immaginano i vantaggi di realizzare un nuovo obiettivo senza considerare i costi per farlo; quando i costi si presentano effettivamente, il test costi-benefici fallisce. Per risolvere questo problema, dobbiamo chiederci cosa stiamo veramente cercando di migliorare: in quasi tutti i casi, è la felicità. Le nostre risoluzioni fallite sono spesso tentativi di ottenere la felicità indirettamente, come perdere peso o fare esercizio per diventare più attraenti e, forse, più felici. Invece, abbiamo bisogno di buoni propositi che portino direttamente la felicità, solo così i benefici superano immediatamente i costi.

I PENSIERI POSITIVIGli atteggiamenti positivi sono i più vincenti quando si tratta di portare a termine i buoni propositi. Uno di questi è concentrarsi su qualcosa che si può controllare rispetto ad emozioni aleatorie che per loro natura sfuggono. Per esempio, saper praticare la gratitudine consente di realizzarsi e di perseguire la propria felicità personale nonostante gli eventi avversi che si verificano nel mondo. Essere grati aumenta il benessere emotivo, rende più resistente ai traumi, aiuta a dormire meglio ed è stato scientificamente dimostrato che la gratitudine può portare a maggiore determinazione, energia ed entusiasmo.

Le emozioni negative sabotano i sogni ed è tempo di lasciarle andare. Se sono troppe, infatti, non lasciano spazio per qualcosa di buono.

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