di Riccardo Noury e Monica Ricci Sargentini
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Conflitti |

Dopo aver esaminato 22 video girati nel Nagorno Karabakh durante il recente conflitto, Amnesty International è giunta alla conclusione che le forze armate dell’Armenia e dell’Azerbaigian hanno commesso crimini di guerra come esecuzioni extragiudiziali, decapitazioni, maltrattamenti ai danni di prigionieri e profanazione di cadaveri di soldati nemici.

In particolare, due video mostrano decapitazioni commesse da militari dell’Azerbaigian mentre in un terzo filmato si vede una guardia di confine azera cui viene tagliata la gola.

Azioni orrende, che hanno spinto Amnesty International a sollecitare l’avvio, da parte delle autorità amene ed azere, di indagini indipendenti e imparziali che identifichino i responsabili di questi crimini di guerra.

Le immagini, come accertato dal Crisis Evidence Lab di Amnesty International e poi confermato da esperti forensi indipendenti, non sono state manipolate.

Uno dei due video di decapitazioni mostra un gruppo di soldati dell’Azerbaigian trattenere a terra un uomo che cerca di divincolarsi mentre un terzo soldato, con la bandiera azera e altre insegne militari cucite sulla divisa, gli taglia la gola con un coltello. Al termine dell’esecuzione, vi sono applausi e grida di festeggiamento.

Nel secondo, la testa di un civile armeno viene posta accanto alla carcassa di un maiale. Un uomo, in lingua azera, dice “Tu sei senza onore, ecco come ci vendichiamo del sangue dei nostri martiri: tagliando loro la testa”. Nel video si vedono due uomini in uniforme delle forze armate azere con la bandiera del paese cucita sulla spalla sinistra procedere alla decapitazione.

Nel terzo video un uomo che indossa l’uniforme della polizia di frontiera dell’Azerbaigian viene gettato e bloccato a terra. La persona che sta girando il filmato gli parla in lingua armena poi si avvicina e gli pianta un coltello in gola.

In altri filmati esaminati e convalidati da Amnesty International si vedono soldati armeni tagliare le orecchie al cadavere di un soldato azero e trascinare un altro cadavere legato con una corda ai piedi e posare sul suo corpo. E ancora, soldati azeri picchiare armeni fatti prigionieri costringendoli a fare dichiarazioni contro il loro governo.

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Lettore_14665660 13 dicembre 2020 | 18:40

Speravamo di non sentir più parlare cose simili e invece…