ROMA. Sembrava solo un caso di irrefrenabile passione, colto in «flagranza di consumazione». Invece, l'incontro ravvicinato fra due agenti della polizia municipale di Roma avvenuto all'interno della macchina di servizio durante l'orario di lavoro potrebbe essere qualcosa di molto diverso. A destare sospetti è stato quel particolare che aveva reso il tutto così plateale, e grazie al quale la storia era uscita dall'initimità dell'abitacolo ed era diventata pubblica: la radio rimasta casualmente accesa durante il rapporto sessuale fra i due agenti della municipale capitolina. Un'eventualità ritenuta improbabile da chi conosce il funzionamento dei collegamenti di servizio che necessitano di codici specifici per entrare in funzione e non si attivano in maniera automatica. 

La microspia
Secondo le ultime ricostruzioni la notte dell'incontro (che risale ad alcuni mesi fa e non a questi ultimi giorni, come specificato dal Comando dei vigili della Capitale) nessuno degli agenti del reparto avrebbe ascoltato in diretta l'audio bollente che pera stato registrato e mandato anche al comandante della Municipale. Con tanto di nomi dei protagonisti. Spunta quindi la pista di una microspia montata all'interno della macchina in questione, una Fiat Punto a bordo della quale la coppia di colleghi avrebbe dovuto effettuare un pattugliamento di fronte a un campo rom a Tor di Quinto, nella periferia romana. Qualcuno potrebbe averla messa per un motivo ancora sconosciuto e fatta recapitare poi alla dirigenza, forse per una vendetta. 

Le denunce per abusi sessuali
Si viene anche a sapere che la vigilessa coinvolta nel caso avrebbe presentato due denunce per abuso e violenza sessuale, una di recente e un'altra anni fa. Per appurare la verità dei fatti e mettere in ordine tutte le tessere di un puzzle a luci rosse sono state avviate le indagini che puntano ad analizzare una serie di particolari. Fra questi la coincidenza dei tempi con cui è stata diffusa la notizia. Vale a dire: poche ore prima della messa in onda su Rai 3 di un servizio di Report sui caschi bianchi della Città eterna e le loro «ombre». Intanto i due vigili coinvolti nella vicenda rischiano la sospensione e sono stati trasferiti in sedi diverse.

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