Sei già abbonato? Accedi
Hai scelto di non dare il consenso alla profilazione pubblicitaria e del contenuto e di aderire all’offerta economica equivalente.
Accesso Consentless

Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Living.corriere.it, Viaggi.corriere.it, Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari.

Hai cambiato idea e preferisci dare il consenso?1

Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti

Strategia pre Halloween: “I bambini di Cold Rock” con Jessica Biel in prima visione su Rai 4

La stagione è quella, e con Halloween in vista le programmazioni cominciano a punteggiarsi di horror e thriller. Questa sera martedì 20 ottobre su Rai4, alle 21.20, va in onda in prima tv I bambini di Cold Rock, prima produzione americana del francese Pascal Laugier, già regista da brividi in Saint Ange (2004) e del crudo e controverso Martyrs (2008).

Se I bambini di Cold Rock ha per protagonista l’attrice Jessica Biel, non manca il tema dell’infanzia, abbinato a oscure forze del male, tanto apprezzato ed esplorato in diversi film appartenenti al genere dell’horror. Aggiungeteci la fonte di ispirazione, una leggenda metropolitana nata sul web, e il cocktail di inquietudine è servito.

La trama

Da tempo la comunità di un’ex località mineraria, economicamente stremata, è vessata dalle continue sparizioni dei figli dei residenti. Voci rimandano alla leggenda di un anonimo Uomo Alto, responsabile dei rapimenti, avvistato da alcuni abitanti della cittadina nei boschi circostanti, verso il tramonto.

L’infermiera di Cold Rock Julia Dunning (Jessica Biel), vedova e madre di David, non credendo alle superstizioni cerca di tenere uniti i residenti.

Jessica Biel in una scena del film.

Una testimone dell’inquietante figura è Jenny (Jodelle Ferland), adolescente costretta a vivere con la madre e il compagno violento, che comunica solo attraverso il suo taccuino. Tra i suoi disegni, mostrati a Julia durante una delle sue visite, c’è uno schizzo dell’Uomo Alto.

Lo scetticismo di Julia scompare quando una notte, svegliata da un forte rumore, assiste al rapimento del figlio da parte di un’enorme figura vestita di nero. Durante la caccia all’uomo verranno però a galla verità sconcertanti e imprevedibili.

Lo Slender Man: tra internet, cinema e cronaca

Il web è senza ombra di dubbio un luogo bizzarro. La figura dell’Uomo Alto in I bambini di Cold Rock sarebbe ispirata in parte a una leggenda metropolitana, quella dello Slender Man, che deve le sue origini proprio all’universo di internet. Il personaggio, descritto come un uomo alto e magro, senza volto e in abito nero, nasce nel 2009 sul forum Something Awful all’interno di un semplice contest di Photoshop che invitava a creare immagini paranormali.

Il disegno dell’Uomo Alto nel taccuino di Jenny in “I bambini di Cold Rock”.

Quando alle immagini dello Slender Man realizzate da uno degli utenti vengono affiancate brevi didascalie, che ne indicano la tendenza a rapire i bambini, il gioco è fatto. La figura e la sua breve storia cominciano a diffondersi sul web, al centro di una serie di cosiddetti creepypasta. Testi e fanart vengono copiati e incollati a ritmi che solo la rete conosce. E il racconto, a cui contribuiscono diverse persone, si arricchisce man mano di dettagli.

Le potenzialità di internet come strumento letterario in quegli anni hanno attirato anche l’attenzione degli ambienti accademici: allo Slender Man e alle sue origini è dedicato uno studio dell’Università della Georgia. Il fenomeno però fa anche la sua comparsa sulle pagine di cronaca nel 2014, quando due dodicenni del Wisconsin, accusate di tentato omicidio di una coetanea, dichiararono di aver preso ispirazione proprio da questa leggenda metropolitana.

Lo Slender Man fa comunque colpo sul mondo dell’entertainment e, dopo YouTube e i videogiochi, il personaggio arriva anche al cinema, dove diventa spunto per diversi film (il più recente è Slender Man del 2018).

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA