Il rosso Valentino è un colore entrato nella storia della moda, una sfumatura unica e regale, simbolo della maison
Ai Fashion Awards 2023 tenutosi a Londra il 4 dicembre, a Valentino Garavani è stato riconosciuto l' Outstanding Achievement Award per la sua capacità di modellare e rimodellare il mondo della moda con la sua forza innovativa e la sua visione. Il premio è stato ritirato da Giancarlo Giammetti dalle mani di Gwyneth Paltrow e una sfilata durante l'evento ha ripercorso i look più iconici della Maison. Il colore protagonista? Rosso Valentino, ovviamente.
È un periodo di celebrazioni per l'arte assoluta di Valentino Garavani. Pochi giorni prima del premio di Londra, il teatro di Voghera - città natale dello stilista - è stato intitolato allo stilista in suo onore. A inaugurarlo, uno spettacolo esclusivo di danza con Eleonora Abbagnato.
"Il colore! Che linguaggio profondo e misterioso, il linguaggio dei sogni" - Paul Gauguin
Il rosso ciliegia è una polpa dalle vene violacee, un accenno biancastro di luce solare e di profumi di giugno. Il corallo è un mare screziato di giallo, poroso nel suo assorbire bolle di vita sott'acqua. Carminio sontuoso dal sentore bruciato, di mattone cotto e poi raffreddato, che trucca le labbra di Cleopatra. Scarlatto è una lettera di ignominia vivace e accesa nel buio, in contrasto con la porpora eloquente che impone reverenza in un gesto del capo e un leggero inchino.
Vino, sangue e fragole fresche, il cuore della rosa e del rubino nobile, la guancia innamorata. Il rosso è narratore delle ambizioni dell'umanità, ne colora i piaceri uniformandoli sotto una sfumatura narratrice di passione, di foga e d'amore. A Roma, il rosso è la triumphalis, toga di Cesare conquistatore. A Roma, rosso è il colore degli imperatori. Oggi, l'ultimo imperatore lo elegge a simbolo del suo regno di sontuosità e bellezza, ne tappezza via Condotti e le strade del mondo intero: è monsieur Garavani, è il rosso Valentino.
Il rosso Valentino è protagonista del podcast dedicato alla maison che l'ha creato. Ascoltate tutte le curiosità:
Come nasce il rosso Valentino
È un'anziana signora fra la folla dell'Opera di Barcellona, in velluto magenta e senilità solenne, a conturbare la fantasia di un Valentino Garavani ancora studente. Lo sguardo del couturier è affascinato dall'intensità di una sfumatura sobillatrice che accende i sensi e li risveglia dal torpore del bianco, del blu e del nero. È un colore che non si può ignorare.
“Fra tutti i colori indossati dalle altre donne, mi è sembrata unica, isolata nel suo splendore. Non l’ho mai dimenticata. Penso che una donna vestita di rosso sia sempre meravigliosa, è la perfetta immagine dell’eroina” - afferma Valentino.
Quando nel 1959 apre il primo atelier, Valentino conserva l'immagine barcellonese come un ritratto appeso alla parete della sua immaginazione, decidendo senza indugi che la donna Valentino sarà vestita di rosso. Parte integrante di ogni collezione della maison, il rosso diviene ben presto l'emblema della casa di moda romana, simbolo di un classicismo estetico che parla di antiche divinità e creature mitologiche, di matrone e regine, di un passato immenso che riscopre la sua gloria in una seta plissé, in un tubino di raso, in una gonna di tulle arioso.
Fuori dalla passerella, il rosso Valentino veste Jackie Kennedy e il suo dolore, camuffando il conflitto interiore di una donna votata alla storia sotto uno splendido tailleur o un abito da sera con fiocchi décor, mentre negli anni 70 si condensa in un'omonima boccetta di profumo che centellina il colore in note fruttate di testa e in un nocciolo odoroso di oli floreali.
La sfumatura rosso Valentino
Non è ciliegia, non è corallo, non è carminio. Si accosta alla polverosità del cadmio ma risulta più intenso e morbido, incontrando la brillantezza del rosso cardinale. Con un sottotono caldo e avvolgente, il rosso Valentino è una sfumatura pura, non minata da interferenze di giallo o blu, ma risultato di una perfetta estrazione del pigmento primario.
Una tonalità che non si lascia condizionare dall'incarnato femminile e dai suoi riflessi, armonizzandosi alla perfezione alla pelle lattea, a quella ambrata, all'ebano intenso, alle vene verdi e a quelle violacee. È un documentario di Matt Tyrnauer del 2008, Valentino: The Last Emperor, a definire l'essenza del suo rosso: è lo strumento che permette a ogni donna di sentirsi una dea.
Il rosso Valentino oggi
Portavoce dell'heritage stilistico del grande couturier, il rosso Valentino è parte integrante delle collezioni create da Pierpaolo Piccioli. Si fa etereo e impalpabile nei tessuti dell'alta moda, ricordando il patrimonio iconografico dell'antica arte latina. Nel prêt-à-porter si fa dinamico, si adatta a tagli morbidi ma dallo spirito sportivo, ad accessori aggressivi e rock, borchiati e metallici, corazza della donna contemporanea. Senza discostarsi dalla sfumatura originale, il rosso Valentino inonda la passerella con la sua fluidità travolgente, rimanendo uno dei colori più eleganti e sofisticati di tutti i tempi.
In sfacciati gesti romantici, i fidanzati danno i propri nomi alle stelle, le città onorano i propri personaggi illustri con una toponomastica dedicata. Il gesto di Valentino è più concreto, meno disilluso e lontano dall'intangibilità della memoria, del cadeaux smielato. La devozione di Valentino si può indossare come uno spirito che rinnova e rende più forti, che infonde la consapevolezza di essere potenti, temibili e bellissime. Il rosso Valentino è l'inno d'amore che il couturier ha dedicato a ognuna di noi.
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