Stefano Lo Russo correrà alle primarie. il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale lo ha annunciato questa mattina, sciogliendo le riserve, dopo settimane in cui la sua candidatura sembrava sempre più probabile. Lo Russo ha parlato del suo programma di candidatura «che disegna una Torino che guarda al 2031. Ci sono cinque grandi temi su cui lavorare: salute, lavoro e sviluppo, sicurezza, lotta diseguaglianze, cultura e turismo, ambiente e spazio urbano. Poi c'è l'esigenza di fondo di risolvere tre grandi nodi. Le risorse economiche, e qua bisognerà sfruttare sia i fondi europei che il coinvolgimento dei privati, come le fondazioni, riservando gli tutta la loro autonomia, ma coinvolgendoli nei progetti. Sarà da risolvere anche il tema delle competenze amministrative: il comune non può continuare a dire che è sempre responsabilità di qualcun altro. Infine c'è la questione della macchina amministrativa, che è fondamentale sia per le grandi progettualità che per la gestione ordinaria.

Stefano Lo Russo annuncia la sua candidatura alle primarie per il sindaco di Torino

Siamo l'azienda più grandi della città e abbiamo bisogno di un profondo ricambio generazionale, anche ai livelli dirigenziali". Per correre alle primarie ("che nel mio partito sono la regola, non l'eccezione, e che rappresentano un momento di confronto importantissimo con la cittadinanza") il capogruppo del Partito democratico utilizzerà la formula della raccolta delle firme, o quella della sottoscrizione degli iscritti al Pd. Lo Russo ha parlato anche dell'eventuale discesa in campo del rettore del Politecnico Guido Saracco: «E’ un amico, lo stimo, e sicuramente porterebbe un valore aggiunto al dibattito - ha detto Lo Russo - Ma so anche che è una persona seria: è diventato rettore da poco, con un mandato di cambiamento dell'ateneo molto imponente e complesso, che ha bisogno di tempo per essere portato avanti, non credo Guido abbandonerebbe a metà dopo essersi preso un impegno così serio». Per quanto riguarda il rapporto con i famosi profili civici Lo Russo ha affermato di «avere da sempre legami fortissimi con la società civile, visto anche il mio lavoro al Politecnico. Ma dare risalto alla componente civica non vuol dire avere un candidato della società civile che però è scelto è messo lì da un partito o una corrente». Poi, la sfida che si prospetta al centro-sinistra: «Non dobbiamo individuare il miglior candidato sindaco, ma il miglior sindaco. in questi anni abbiamo largamente imparato dagli errori commessi nel 2016, che hanno fatto sì che consegna massimo la città al Movimento 5 Stelle».

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