Giornate Fai d'autunno, due weekend di scoperte
Tornano le giornate Fai d'autunno, e lo fanno in grande, regalandoci ben due fine settimana (sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre) all'insegna dell'arte, della cultura, della bellezza e soprattutto della curiosità, il motore che "ci permette di capire come fare bene al mondo": sono parole di Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fai scomparsa lo scorso luglio. Ed è proprio a lei, instancabile animatrice del Fondo per l'Ambiente e delle sue iniziative, che sono dedicate queste giornate che contano ben 1000 aperture straordinarie in 400 città, dal nord al sud della Penisola. Qualche esempio? A Roma si potrà visitare il complesso di san Pietro in Montorio, con il rinascimentale tempietto del Bramante, mentre a Milano si aprono i Frigoriferi Milanesi, vecchia fabbrica del ghiaccio riconvertita in laboratori di restauro di opere d'arte. A Palermo invece Casa Piraino mostrerà il meglio degli armadi e delle soffitte delle case dell'aristocrazia e della ricca borghesia siciliana (ci sono anche i corpetti di donna Franca Florio), mentre a san Demetrio Corone, in provincia di Cosenza, si potrà cercare di decifrare l'iconografia dello straordinario pavimento in opus sectile della chiesa di sant'Adriano.
Partecipare è, come al solito, semplicissimo; basta andare sul sito dedicato alle giornate Fai d'autunno e scegliere il luogo che si vuole scoprire, il giorno e l'orario e prenotare online il proprio turno di visita; la prenotazione non è sempre obbligatoria, ma è tuttavia consigliabile farla sempre per assicurarsi i posti disponibili, che sono limitati. Si potrà scegliere online anche con quale cifra sostenere i progetti del Fai: la generosità di chi parteciperà a queste aperture straordinarie (e di chi deciderà di iscriversi alla fondazione) è tanto più importante in un anno che ha visto sospendere il 90% cantieri previsti nel 2020 e annullare le giornate di primavera. Ma il Fai non si arrende, e chiede a tutti di contribuire, anche con solo tre euro (è il limite minimo della donazione per partecipare alle giornate d'autunno): per salvare l'Italia in fondo basta poco.
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Castello del Valentino, Torino
Il castello, oggi proprietà del Politecnico di Torino e sede della scuola di Architettura, viene costruito in più fasi tra Cinquecento, quando i Savoia acquistano e ristrutturano una villa preesistente, e Ottocento: nel 1861 l'edificio diventa la sede della regia scuola di applicazione per gli ingegneri e assume l'aspetto definitivo. Info: aperto sabato 17 e domenica 18 ottobre dalle 10 alle 18 (con ultimo ingresso alle 17.40). Viale Mattioli 39, Torino. Foto Giorgio Blanco © FAI - Fondo Ambiente Italiano (14)
La mitilicoltura spezzina a san Terenzo di Lerici, La Spezia
Nel tratto di mare tra il parco delle Cinque Terre e quello del Magra i mitili (o muscoli o cozze: il nome cambia, il sapore è sempre lo stesso) crescono benissimo: la cooperativa Mitilicoltori Spezzini è per questo fiera di accogliere i visitatori nella baia dell'isola Palmaria per mostrare loro la storia della coltivazione dei mitili e i sistemi di filtrazione, sterilizzazione e climatizzazione dell'acqua di mare. Dopo tanta teoria, anche un po' di pratica: con la visita agli allevamenti è prevista anche una piccola degustazione. Info: sabato 17 (dalle 11 alle 18) e domenica 18 ottobre (dalle 10 alle 18; in entrambi i giorni l'ultimo ingresso è alle 17.30). Le visite sono in gruppi da 20 persone con partenze scaglionate ogni 15 minuti. In caso di allerta meteo le visite saranno spostate al fine settimana successivo. Via santa Teresa 21, Lerici (SP) © photo Claudio Barontini
Frigoriferi Milanesi, Milano
Era il 1899 quando la ditta Gondrand Mangili costruì questo complesso industriale per fabbricare ghiaccio e conservare le derrate alimentari destinate alla città, mentre del 1923 è la decisione di affiancarvi anche il palazzo del ghiaccio, la più grande pista di pattinaggio coperta allora in Europa. Solo qualche anno fa tutto il complesso è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione e riqualificazione che lo ha riconvertito ad ospitare laboratori di restauro specializzati in dipinti, arredi, sculture, tappeti, arazzi e oggetti preziosi. Info: sabato 17 e domenica 18 ottobre dalle 10 alle 17.30, con ingresso dedicato agli iscritti al Fai (e possibilità di iscriversi sul posto). Via G.B. Piranesi 10, Milano Foto di Metamorphosi © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Palazzo Corner Mocenigo, Venezia
Oggi sede della caserma Piave della Guardia di Finanza, palazzo Corner Mocenigo è uno dei più belli del rinascimento veneziano, nato su progetto di Michele Sanmichieli e arricchito da una ricchissima collezione che comprendeva opere di Antonello da Messina, Bellini e Pietro da Cortona, oltre a quelle di un giovanissimo Tiepolo. Info: aperto in entrambi i fine settimana, con visite consentite solo su presentazione di un documento d'identità. San Polo 2128 Venezia. foto di Metamorphosi
Palazzo Davia Bargellini, Bologna
Palazzo Davia Bargellini è uno dei migliori esempi di architettura barocca bolognese: costruito nel 1630 da Bartolomeo Provaglia su commissione di Ermes e Camillo Bargellini, l'edificio fu arricchito circa un secolo dopo dalla costruzione di uno scalone monumentale. Oggi il palazzo è sede della galleria che ospita la collezione di dipinti appartenuta al senatore Vincenzo Bargellini. Info: aperto in entrambi i fine settimana della manifestazione, con turni di visita ogni venti minuti e gruppi di massimo 10 persone. Prenotazione obbligatoria. Strada Maggiore 44, Bologna Foto Vaccaro Gian Carlo © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Centrale termica stazione santa Maria Novella, Firenze
Come il duomo e gli Uffizi, tutti a Firenze hanno visto - arrivando in città in treno - l'edificio progettato negli anni Trenta da Angiolo Mazzoni con largo uso del cemento armato e del vetro, conforme in questo agli ideali del futurismo, ma anche vicino ad una certa atmosfera metafisica di alcuni dipinti di De Chirico. La centrale termica conseva ancora carrelli e tramogge dell'epoca. Info: visitabile in entrambi i fine settimana. Via delle Ghiacciaie 4, Firenze Foto Michele Squillantini © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Treno ospedale Centoporte, Massa
Utilizzate per il trasporto viaggiatori dal 1928 agli anni Ottanta, durante la seconda guerra mondiale alcune carrozze cosiddette "centoporte" furono trasformate in ospedale per il trasporto dei feriti, e impiegate nelle campagne di Grecia, Albania, Jugoslavia e Russia. A Marina di Massa si trovano le carrozze ancora arredate con oggetti ed attrezzature dell'epoca...se vi sembra di averle già viste non vi sbagliate, visto che compaiono nel film premio Oscar Il paziente inglese. Info: aperto in entrambi i fine settimana, dalle 10 alle 17.30, con visite ogni trenta minuti. Via Fortino di san Francesco 2, Marina di Massa (MS) © Croce Rossa Italiana
Deposito dei costumi del Corpus Domini, Orvieto
La processione del Corpus Domini a Orvieto è una manifestazione attesa ogni anno da tutta la cittadinanza, e da molti turisti che arrivano qui proprio per l'occasione. Il grande corteo storico che attraversa la città non sarebbe lo stesso senza gli abiti, le armi, le bandiere e gli strumenti musicali custodite in una caserma ormai in disarmo, backstage e vero e proprio cuore pulsante della manifestazione. Info: visitabile in entrambi i weekend della manifestazione, con visite della durata indicativa di un'ora. Caserma Piave 2, Orvieto (TR) © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Accademia di Spagna, Roma
Sul Gianicolo, la chiesa di san Pietro in Montorio venne costruita nel luogo in cui, secondo la tradizione (sbagliata) venne crocifisso l'apostolo Pietro. Un errore di interpretazione che ci ha regalato però uno degli edifici più belli del primo rinascimento, quel tempietto pensato da Bramante come memoria del martirio. Il convento lì accanto è oggi sede dell'Accademia di Spagna. Info: visitabile sabato 17 e domenica 18 ottobre dalle 10 alle 18 (con ultimo ingresso alle 17). Le visite, della durata di circa un'ora, sono di gruppi di massimo 15 persone, con partenza ogni 15 minuti. Piazza san Pietro in Montorio 3, Roma. Foto di Giovanni Formosa © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Chiostro di san Pietro della Canonica, Amalfi
Nel XIII secolo il cardinale amalfitano Pietro Capuano costruì un monastero che venne affidato ai cistercensi prima e ai cappuccini poi. Trasformato già nell'Ottocento in un albergo, la struttura conserva ancora parte dell'architettura originaria, uno dei primi esempi di stile moresco in costiera. Imperdibile il chiostro, con colonnine binate e archi acuti, che si affaccia direttamente sul mare. Info: il chiostro è visitabile solo domeinica 18 ottobre, dalle 10 alle 16, con visite ogni ora per gruppi di massimo 20 persone. Via Annunziatella 46, Amalfi (SA) © Foto Filippo Galluzzi
Chiesa di sant'Adriano, san Demetrio Corone (CS)
Il cenobio fu fondato nel lontano 955 dal monaco basiliano san Nilo di Rossano e ha nel tempo subito, com'è facile pensare, molti interventi che hanno reso unico il complesso. Convivono infatti qui affreschi del XIII secolo e murature del XVIII, suggestioni bizantine e un affascinante pavimento in opus sectile ancora tutto da decifrare. Info: aperto sia il primo che il secondo fine settimana della manifestazione. Via Dante Alighieri, san Demetrio Corone (CS). © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Casa Piraino, Palermo
La Fondazione Museo del Costume Raffaello PIraino ospita una collezione di oltre cinquemila oggetti, tra abiti e accessori, datati dal Settecento agli anni Settanta del secolo scorso. Couturiers e sartorie tradizionali si ritrovano qui gli uni accanto agli altri, e può capitare di incontrare Dior e Fortuny ma anche Madame Dedés, che strinse il vitino di donna Franca Florio coi suoi corsetti. Info: casa Piraino sarà aperta al pubblico in in entrambi i fine settimana, con ingresso dedicato agli iscritti al Fai (ma con possibilità di iscriversi sul posto). Via dell'Università 54, Palermo. Foto di Salvatore Cici © FAI - Fondo Ambiente Italiano
