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“Chiamami col tuo nome”: su Rai Movie torna l’estate padana del capolavoro di Guadagnino

Ci saremo allontanati da un pezzo dalle giornate calde e immobili di luglio e agosto, ma chi vuole rivivere l’estate per due orette buone, questa sera può farlo. Su Rai Movie alle 21.10 va in onda Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, uno di quei film in grado di accompagnare lo spettatore verso un’altra dimensione. Meta: la campagna lombarda dei primi anni Ottanta. Compagni di viaggio: Timothée Chalamet, Armie Hammer e una pesca.

Tratta dall’omonimo romanzo di André Aciman, l’opera di Guadagnino sarebbe il terzo e ultimo capitolo della sua “trilogia del desiderio”, preceduto da Io sono l’amore (2009) e A Bigger Splash (2015). Il film del 2017 ha si è aggiudicato l’anno successivo un premio Oscar a James Ivory per la miglior sceneggiatura non originale (su quattro candidature).

Chiamami col tuo nome, la trama

Thimothée Chalamet è Elio.

1983. I dintorni di Crema sono immersi nell’indolenza della calura estiva e il diciassettenne Elio (Timothée Chalamet) passa le sue giornate nella villa di famiglia, a respirare l’affetto e la cultura del padre professore di archeologia (Michael Stuhlbarg), e della madre traduttrice (Amira Casar). Il tempo lo passa leggendo, suonando musica classica e flirtando con l’amica Marzia (Esther Garrel).

A turbare la quiete del ragazzo sarà l’arrivo di Oliver (Armie Hammer), uno studente del padre impegnato in un dottorato di ricerca. Elio, inizialmente seccato dallo spigliato e aitante 24enne americano, imparerà a conoscerlo tra gite in bicicletta e bagni al fiume.

Armie Hammer e Thimothée Chalamet in una scena del film.

Così l’iniziale fastidio di Elio comincia a trasformarsi in curiosità. La sua noncuranza si scioglie prima in seduzione insicura, in un gioco di  sguardi, tensioni e omissioni. E poi diventa passione, ricambiata, a tratti delicata e a tratti travolgente, che si districa nella semplicità di quello che sembra un effimero amore estivo. In una delicata e dolorosa ricerca di sé in cui non è difficile riconoscersi.

La colonna sonora. Da Sufjan Stevens a Loredana Bertè

A completare l’atmosfera unica di Chiamami col tuo nome, creata da un’estetica trascinante, c’è la colonna sonora, curata tra gli altri dallo stesso Guadagnino. E poiché la musica è una parte importante della vita di Elio, giovane pianista, non poteva non esserlo in un film che racconta esplorazione e scoperta della sua identità. Dalle composizioni di Ravel e Bach a quelle di Sakamoto, fino al’irresistibile Love My Way dei The Psychedelic Furs, datata 1982.

Le musiche che accompagnano l’estate di Elio sono state infatti selezionate con particolare attenzione al momento musicale in cui è ambientato il racconto, gli anni Ottanta, attraverso la ricerca delle canzoni trasmesse dalle stazioni radio nell’estate del 1983. Così possiamo goderci anche la voce di Loredana Bertè con J’Adore Venise di Ivano Fossati e Radio Varsavia di Franco Battiato. Il tutto coronato dalla musica di Sufjan Stevens, tre brani in tutto. Il primo è un remix della sua Futile Devices, del 2010,  a cui si aggiungono due composizioni originali: Visions of Gideon e Mistery of Love.

Quest’ultima ha ricevuto la candidatura agli Oscar come miglior canzone (soffiato da Remember me del film Pixar Coco).

Thimotée Chalamet in giro per l’Italia

Che anche a lui manchino le estati italiane? Su Instagram Chalamet ha postato da poche ore una foto che lo localizzerebbe nel nostro paese. I più esperti e fan accaniti avranno già analizzato le scritte che compaiono sul portone alle sue spalle per capire dove sta. Alcuni invece si saranno fatti distrarre dalla risposta al selfie dell’amico e collega Armie Hammer. Più che alcuni, tutto l’internet, infiammatosi per le emoji vagamente esplicite che corredano il commento. Comprensibile, comprensibile. Che Timothée sia qui in vacanza o per lavoro non si sa. Un po’ si spera che la sua permanenza in Italia sia dovuta a nuovi progetti, e in particolare quello del sequel di Chiamami col tuo nome.

Più volte il regista Luca Guadagnino ha confermato l’intenzione proseguire il racconto con Cercami, ispirato all’omonimo romanzo di André Aciman pubblicato nel 2019. La storia di Elio e Oliver quindi continua, dieci anni dopo, e nella trasposizione tornerà gran parte del cast (protagonisti inclusi, ovviamente). Di lavoro da fare ce n’è ancora. Armie Hammer ha recentemente rivelato in un’intervista a GQ che la sceneggiatura non è ancora conclusa, ma che il regista ha già le idee chiare su che strada prenderà la narrazione.

Il commento di Armi Hammer.

Intanto l’attore americano è pronto per l’uscita del suo prossimo film Assassinio sul Nilo, adattamento del romanzo di Agatha Christie, mentre il collega Chalamet dovrà aspettare il 2021 per vedere Dune, di cui è protagonista, nelle sale cinematografiche. E Guadagnino? È appena approdato su Sky con la serie tv We are who we are.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA