la curva dei contagi

Covid-19, Conte: lockdown a Natale? Non faccio previsioni. Possibili misure restrittive delle Regioni

Sulle risorse «non ne faccio una questione ideologica, se c'è bisogno di salvare la comunità lo faremo» è l’assicurazione del premier

di Nicola Barone

(REUTERS)

2' di lettura

La curva dei contagi sta «lentamente ma progressivamente» crescendo. «È la ragione per cui adottato delle misure restrittive». E questo «non può non spingerci a rispettare tutte le regole». Dice così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, commentando i dati sull’andamento del coronavirus. Da parte di alcuni virologi è stata ipotizzata la necessità di un nuovo blocco generalizzato a dicembre. «Io non faccio previsioni per Natale, faccio previsioni delle misure più idonee, adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown però dipenderà molto dal comportamento di tutta la comunità nazionale. Lo schema è molto chiaro: continueremo ad aggiornarci costantemente con le Regioni. La formula vincente è collaborare, collaborare, collaborare. Per la Campania come per le altre Regioni abbiamo predisposto la possibilità per i presidenti di introdurre misure restrittive non appena se ne presentasse la necessità, per quelle di allentamento occorre invece un'intesa con il ministro della Salute».

Arrestare la curva rispettando le regole

Per il premier «questa è una partita in cui vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti. Non potete pensare che sia il Governo a risolvere il problema: è stata tutta la comunità nazionale che ci ha consentito di affrontare la fase più dura. La comunità italiana, benemerita, ha affrontato una prova difficilissima e ne siamo usciti vincitori. Adesso questa nuova ondata la affronteremo con grande senso di responsabilità, con grande sensibilità, afferrando i valori in gioco. E smettiamola - si è appellato il capo del Governo - di fare polemiche, discorsi astratti, discussioni, dibattiti: bisogna essere concreti, c'è da tutelare la salute. Se cresce il numero dei contagiati e delle persone che sono negli ospedali, e in particolare nelle terapie intensive, andremmo di nuovo in difficoltà. Dobbiamo arrestare questa curva e per farlo non c'è nulla di meglio in questa fase che rispettare le regole».

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Sulle risorse non faremo questioni ideologiche

Nella maggioranza un problema ancora pendente è il ricorso eventuale ai fondi del Mes. «Non ne faccio una questione ideologica: se c'è bisogno di salvare la comunità, di fare qualcosa per il bene dei cittadini lo faremo», assicura il presidente del Consiglio parlando da Capri all'inaugurazione del collegamento elettrico con la Penisola Sorrentina, realizzato da Terna. Intanto si lavora «sui fabbisogni, sugli obiettivi, sugli investimenti: se mancano risorse ce le procuriamo. Adesso stiamo lavorando sul Documento programmatico di bilancio e la legge di Bilancio, sul Recovery Plan e sui fondi di coesione. C'è un progetto integrato con le varie risorse.

Al Senato ampio riscontro di tenuta della maggioranza

Quanto al sì da parte del Senato alle risoluzioni della maggioranza di approvazione dello scostamento dagli obiettivi di bilancio e della Nota di aggiornamento al Def il premier sottolinea la «grande prova della maggioranza». A Palazzo Madana «c'era una situazione più delicata perché abbiamo numeri più ristretti e qualche parlamentare non arruolato per la pandemia in corso e le precauzioni che vanno adottate».

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