Isabella Rossellini: «Quando invecchi sei più grassa e hai più rughe, ma sei più libera»

Chi dice che il passare del tempo porta solo problemi, Isabella Rossellini spezza una lancia a favore dell'avanzare dell'età, perché quando la bellezza giovanile svanisce si conquista qualcos'altro: una nuova libertà
Isabella Rossellini «Quando invecchi sei più grassa e hai più rughe ma sei più libera»

Meno male che ce lo ha detto Isabella Rossellini che invecchiare non porta con sé solo lati negativi, anzi. In un'intervista rilasciata al The Guardian la figlia di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini, l'attrice di Blue Velvet e ambasciatrice Lancôme, ha spezzato una lancia a favore della generazione over 60 alla quale appartiene. Isabella, che ha 68 anni, e che ora si è ritirata nella sua fattoria, Mama Farm a Long Island, New York, dove produce i suoi film dedicati alla vita sessuale degli animali, della serie Green Porno, passione che coltiva ormai dal 2010 circa, ha candidamente detto: «Invecchiare porta tanta felicità. Si diventa più grassi e compaiono più rughe, e questo non è tanto bello, ma c'è una libertà che viene con l'età. La libertà è: meglio fare ciò che voglio adesso perché presto sarò morta. Questa è la mia ultima possibilità. Inoltre c'è una serenità che arriva con gli anni– ho avuto la carriera, buona o cattiva, ho fatto del mio meglio, e ora continuo a fare quello che mi interessa di più»

Tra gli attributi che bisogna coltivare quando non si è più nel prime time secondo Isabella c'è la curiosità, non bisogna mai dare nulla per scontato o fermarsi, ma continuare a imparare nuove cose. «Ho visto mie amiche attrici diventare così depresse per aver perso la loro bellezza. Nessuno le chiamava più per lavorare. Io ho avuto la stessa esperienza. E lo studio mi ha salvato dalla depressione dovuta alla perdita della mia bellezza giovanile. Ha dato alla mia vita tanta gioia».

Durante la sua carriera di attrice quando aveva raggiunto il massimo della notorietà a Hollywood, a 43 anni era stata messa da parte da Lancôme (che solo tre anni prima le aveva offerto un contratto come testimonial) perché ritenuta troppo vecchia per il brand. Le fu detto «le pubblicità parlano di sogni e di donne che sognano di essere giovani e io non potevo più rappresentarle», ha raccontato a The Guardian. Dopo venti anni, Lancôme gestita da un CEO donna, le ha porto le sue scuse e l'ha richiamata a lavorare, cosa che fa ancora oggi, come modella, per rappresentare una bellezza che va oltre i limiti anagrafici.

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