10 ottobre 2020 - 12:43

La manifestazione di no mask e negazionisti del Covid, a Roma: tensioni con la polizia, un fermato

A Roma si tengono oggi tre manifestazioni contro la "dittatura sanitaria" sul Covid: tra gli organizzatori della principale ci sono Rosita Celentano ed Enrico Montesano

di Alessandro Trocino

La manifestazione di no mask e negazionisti del Covid, a Roma: tensioni con la polizia, un fermato
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Sabato 10 ottobre si tengono, a Roma, tre manifestazioni separate, ma unite da un tratto in comune: l'idea che la minaccia del Covid sia stata utilizzata dal governo per imporre una «dittatura sanitaria». Le manifestazioni si svolgono mentre i dati sui nuovi contagi, nel nostro Paese, sono tornati a crescere in modo rapido e — secondo quanto espresso dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di Sanità — preoccupante: nella giornata di venerdì, ad esempio, i contagi hanno superato quota 5300, mentre erano 2.677 il 6 ottobre, 3.678 il 7 ottobre, 4.458 l’8 ottobre. Nelle ore in cui i manifestanti si riuniscono, il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato d'urgenza, per domenica 11 ottobre, il Comitato tecnico scientifico, per decidere come interrompere questa crescita.

I partecipanti, in Piazza San Giovanni, sono stati meno del previsto: poche centinaia in tutto. Decine, però, le persone senza mascherina, che rivendicano orgogliosamente di non portarla (come questa cittadina albanese, secondo la quale con un po' di grappa si può sconfiggere il Covid, o questa naturopata, che ha camminato per 12 giorni per essere in piazza).

Ci sono stati attimi di tensione tra i manifestanti e un giornalista di Fanpage(che viene strattonato da un membro dell’organizzazione) e tra manifestanti e polizia. Gli agenti hanno provato ad allontanare un manifestante che ha discusso per molti minuti, senza mascherina, con un uno di loro, rifiutandosi di consegnare i documenti. L’uomo è stato raggiunto con difficoltà da un’auto della polizia mentre una cinquantina di manifestanti li circondava urlando «buffoni» «venduti» «portateci via tutti». Le urla sono proseguite per molti minuti con i poliziotti circondati. Alla fine, però, gli agenti hanno fatto cordone e portato via l’uomo.

Chi sono i «no mask»?

Ma chi sono i manifestanti? La cosiddetta «marcia della liberazione», a San Giovanni, era appoggiata anche da Rosita Celentano ed Enrico Montesano. Quattro le parole d'ordine: lavoro, reddito, democrazia e sovranità, anche se si mescolano altre istanze (il no alle multinazionali, la moneta sovrana, lo stop al 5G). Tra gli aderenti ci son o l'ex 5 Stelle Sara Cunial, l'ex giornalista Rai Fulvio Grimaldi e il «filosofo» Diego Fusaro. Presenti anche i sindacati dell'Ugl dei Vigili urbani di Roma.

Uno degli organizzatori, Alessandro Gallo, ha spiega: «Non è una manifestazione contro l'obbligo delle mascherine», ma aggiunge anche che «noi siamo per la libertà di scelta terapeutica». Emiliano Gioia, un altro organizzatore, al Corriere ha spiegato come, a suo parere, le mascherine siano «un feticcio».

Queste posizioni, per lo sconcerto dei partecipanti, sono state ripetute anche dal palco da Tiziana Alterio: «Non è una manifestazione no mask». Nessun applauso e decine di facce restano senza mascherine, nonostante un altro appello di un organizzatore che inviti tutti a «indossare la mascherina per evitare rotture di palle».

Le altre due manifestazioni

Oltre a questa manifestazione ne sono previste altre due: una alla Bocca della Verità, organizzata dal movimento del generale Pappalardo, alla quale sono attese 100 persone; l'altra al Colosseo Quadrato, ideata da un gruppo di estrema destra, dove dovrebbero esserci 300 persone.

La direttiva del capo della Polizia, Franco Gabrielli

Nella giornata di venerdì, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha firmato una direttiva in cui invita i questori a intraprendere interlocuzioni dirette con i promotori delle manifestazioni dei «negazionisti del Covid». Le manifestazioni, spiega la direttiva, saranno autorizzate «purché rispettino la forma statica, il distanziamento sociale e la mascherina». Nel caso in cui i promotori rifiutassero il rispetto delle misure anti Covid19, le manifestazioni non saranno autorizzate, e le forze dell'ordine dovranno intervenire per scioglierle. La linea del rigore nei confronti di queste manifestazioni è condivisa dal ministero dell'Interno.

Articolo in aggiornamento...

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