Lotta all’evasione

Cashback, per il bonus bancomat servono almeno 50 transazioni a semestre. Come funziona e quali sono i limiti

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

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Il governo e il piano sulla moneta elettronica

Il 1° luglio scorso è toccato al nuovo limite all’uso del contante (2 mila euro che si abbasseranno a mille euro da gennaio 2022). Ora, la lotta all’evasione fiscale attraverso l’invito a pagare con la moneta elettronica si arricchisce di un nuovo strumento. Dal 1° dicembre - come previsto dal Decreto Agosto - arriva il «cashback di Stato», un rimborso cioè del 10% sulla spesa fatta con carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancari, ma anche app installate sul proprio telefonino (come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay).
L’ipotesi è di riconoscere il 10% della spesa fino a 3 mila euro all’anno (1.500 a semestre). In pratica, chi arriva a spendere quella cifra in 12 mesi potrebbe arrivare a un bonus annuale massimo di 300 euro. Oltre alla soglia di spesa sarebbe previsto anche un limite minimo di operazioni, per incentivare l’uso della moneta elettronica anche nei piccoli acquisti.
Ma come funziona esattamente il cashback di Stato? E in che modo verrà restituita una parte del denaro speso? Vediamolo nel dettaglio.

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