La paura, le polemiche e infine l’esito negativo al tampone. Sono state 24 ore intense quelle che hanno visto protagonista il tedesco Alexander Zverev. L’ultimo finalista degli Us Open ha perso domenica, negli ottavi di finale del Roland Garros, contro 19enne, Jannik Sinner.

Per il 23enne tedesco, numero 7 del ranking Atp, la spiegazione era legata al suo stato di salute precario: «Nella notte dopo il match con Cecchinato mi sono sentito davvero malato. Non riesco proprio a respirare, come si può sentire dalla mia voce», ha spiegato Zverev aggiungendo che nel corso del primo set ha chiamato in campo il medico per chiedere uno spray freddo. «Avevo anche la febbre - ha aggiunto il tedesco -. Sì, non sono nelle migliori condizioni fisiche. Non avrei dovuto giocare. Ma speravo forse in una vittoria per tre set o qualcosa del genere».

Sul caso la Federtennis francese ha dichiarato: «Zverev è aggiornato sui suoi test, che sono stati tutti negativi. Il suo ultimo test è stato il 29 settembre, con risultati ricevuti il 30 settembre. Oggi ha ricevuto un promemoria per il suo prossimo test, da effettuare entro 5 giorni dagli ultimi risultati. Prima dell’incontro di oggi Zverev non si è consultato con i dottori sulla sua condizione”. 

Ieri sera è poi arrivata la notizia che, sottoposto al tampone, è risultato negativo. «Ho ricevuto il risultato oggi. È negativo. Non ho COVID-19» ha affermato ieri sera. Zverev, che ha perso al quarto set contro l'italiano Jannik Sinner, ha detto a Eurosport lunedì. «Sono stato meglio. Ho il raffreddore. Puoi averlo anche durante il periodo Covid. Giochiamo a otto gradi e pioviggini da due settimane. È normale che il corpo sia stanco. Nemmeno io ho avuto una vera pausa dopo gli US Open. Questo è il mio tipico raffreddore. Lo so già. Ho un pò di mal di gola, poi il raffreddore e il naso pieno, seguito di notte forse dalla febbre. La febbre era di 37,6 gradi».

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