Milano, 4 ottobre 2020 - 15:22

Sensibili, intuitive e detective: le piante possono aiutare a trovare le persone scomparse

I numeri sulle persone scomparse sono in continuo aumento. Secondo una ricerca del professore di scienze vegetali dell’Università del Tennessee, le foglie delle piante mutano colore se nel terreno ci sono resti umani in decomposizione

di Elena Papa

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Persone scomparse di cui non si sa più nulla

Un esercito di 61.826 persone sparite nel nulla. Sono i cittadini scomparsi in Italia dal 1974 a oggi e ancora da ritrovare. È quanto emerge dall’ultima relazione semestrale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Un dato preoccupante e in continua crescita, per questo — 46 anni fa — è stata istituita un’apposita banca per la registrazione dei dati. Dietro a questo dramma nazionale (e mondiale) ci sono tante storie cariche di mistero. Tuttavia, nonostante i sistemi di investigazione siano migliorati, la percentuale di persone di cui non si ha più notizia, non è incoraggiante. «Un aiuto per il ritrovamento potrebbe arrivare dalle piante», afferma Neal Stewart, professore di scienze vegetali presso l’Università del Tennessee che — insieme a esperti forensi statunitensi — sta svolgendo una serie di esperimenti presso la Facility di ricerca antropologica della Tennessee (Body Farm) dopo aver riscontrato che i resti umani in decomposizione nel terreno lasciano segni visibili sulla vegetazione circostante.

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