E se ci spostassimo in un ufficio all'aperto?

Postazioni di lavoro open-air: potrebbe essere una soluzione anti-contagio?
E se ci spostassimo in un ufficio all'aperto

Qualcuno in ufficio è rientrato regolarmente, qualcuno sta aspettando la fine dello stato di emergenza, qualcun altro si alterna, chi in presenza chi a distanza, un po' come a scuola. E intanto sta prendendo sempre più piede l'idea che la cosa migliore sarebbe allestire una postazione di lavoro all'aperto, così da ridurre il rischio contagio (si sa che una maggiore ventilazione mitiga la trasmissione di covid-19)e stare comunque tutti insieme.

Le riunioni, per esempio, potrebbero essere mal viste: i lavoratori che si troverebbero vicini intorno a un tavolo, in una stanza magari nemmeno troppo ampia. E allora, appunto, perché, per esempio, non fare le riunioni all'aperto? Sembra un'idea balzana, ma diverse aziende, che hanno terrazzi e giardini a disposizione, ci hanno pensato davvero: LinkedIn, per esempio, già nell'agosto 2019, in un periodo pre-pandemia dunque, aveva allestito uno spazio open-air a Sunnyvale, in California, dove non solo i dipendenti si potessero ritrovare per fare due chiacchiere, ma dove era stato piazzato un tavolo da lavoro centrale lungo più di 5 metri con tanto di monitor antiriflesso permanenti, sedie regolabili in altezza e tende da sole retrattili.

Insomma, tra le tante alternative ci potrebbe essere dunque anche questa di stare fuori e sul sito di  Steelcase, una società specializzata nella produzione di mobili da ufficio, vengono dispensati questi 10 consigli utili per organizzare un ambiente professionale all'aria aperta:

1. Considerare di mantenere comunque una distanza fisica di almeno due metri tra un lavoratore e l'altro. Solo perché le persone sono fuori non significa che devono dimenticare i protocolli richiesti in questo periodo.

2. Conviene prevedere degli spazi per funzioni diverse: ottimo pensare alle riunioni, ma magari ci vogliono anche angoli più solitari o, al contrario, delle aree per eventi in piedi.

3. Anche se si è all'esterno ci vogliono comunque delle prese elettriche: rimanere connessi e ben carichi di batteria è fondamentale.

4. Per terra ci vorrebbero dei tappeti che delimitino in qualche modo, anche solo concettualmente, gli spazi o comunque dei viottolini tracciati possono aiutare a individuare la direzione e indicare i percorsi di circolazione più appropriati.

5. Non possono mancare ombrelloni e tende che proteggono dal sole, altrimenti si farebbe fatica a lavorare su uno schermo.

6. Usa mobili flessibili, come piccoli pouf o sgabelli che possono essere facilmente spostati, consentendo a più persone di partecipare a una riunione rimanendo a distanza. Possono anche servire a doppia funzione come tavolini. Attenersi ai colori chiari per ridurre al minimo il calore assorbito dai mobili.

7. Meglio prevedere diversi tipi di seduta, che possano supportare una varietà di situazioni: poltroncine, sedie, panchine... Sono però da evitare le sdraio che possono portare a cattiva postura.

8. Elementi come ombrelloni o fioriere possono creare confini personali e fungere da separé tra le postazioni.

9. Stare fuori non vuol dire stare al freddo: si possono prevedere stufe o caminetti per quando il clima diventa più fresco.

10. Se si aggiungono tavolini da lavoro anche nelle aree lounge, questo facilita il distanziamento e dà un'idea di quante persone è giusto che ci stiano.

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