ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’emergenza sanità

Trump positivo al Covid-19, l’incertezza disorienta i mercati

Le principali Borse mondiali prima cadono poi recuperano parte delle perdite mentre il petrolio accusa un forte calo. Nelle grandi crisi mondiali sempre più importante per gli operatori la variabile politica

di Vittorio Carlini

3' di lettura

L’effetto sui mercati della notizia della positività di Donald Trump al Covid-19? A doppia velocità. Nell’immediato uno scivolone verso il basso. Nelle ore successive, pur rimanendo la debolezza, un andamento in ripresa. Così è accaduto a Tokyo: arrivata a cedere oltre l’1,5% ha chiuso in rosso dello 0,67%. Sorte simile è toccata ai listini del Vecchio continente. Il Dax, ad esempio, è rotolato giù in mattinata (-1,33%) per poi archiviare la seduta dimezzando le perdite. Piazza Affari, dal canto suo, è riuscita addirittura a tornare in parità. A ben vedere solo il petrolio ha confermato la discesa (in serata il Brent perdeva oltre il 3,2%). Ma qui incidono altri fattori di congiuntura e geopolitica.

Il valore segnaletico

Al di là delle singole percentuali, i mercati, secondo diversi operatori, hanno comunque mostrato la sensibilità al mondo della politica. Certo: «Nel caso specifico – spiega Giacomo Calef, country manager di Notz Stucki -, incide anche il valore simbolico dell’evento». Un Presidente che di fatto ha minimizzato l’impatto della pandemia «è adesso lui stesso colpito dal virus». Inoltre siamo nel bel mezzo della campagna elettorale per la Casa Bianca. Quindi, può obiettarsi, è normale che i listini reagiscano. Anche perchè tutti, ieri, si domandavano quali potranno essere gli effetti della quarantena sulla strategia di Trump.

Loading...

Nel radar il mondo politico

Ciò detto, però, gli investitori, molto più che in passato, hanno sotto la lente d’ingradimento la variabile politica. Negli anni le crisi si sono succedute senza soluzione di continuità: dalla finanza di Lehman ai debiti sovrani fino alla sopravvivenza dell’euro, la Brexit e adesso la pandemia. «Si tratta di un contesto – sottolinea Carlo De Luca, responsabile AM di Gamma Capital Markets – in cui i mercati hanno fatto affidamento sugli aiuti economici e finanziari». Giocoforza la politica ha assunto un ruolo che nel passato non aveva, e non solo nelle strategie fiscali. «Le stesse politiche monetarie – riprende De Luca – non sempre sono indipendenti. Il rapporto, spesso conflittuale, tra Banche centrali e potere esecutivo ormai viene attentamente analizzato da chi investe. Sia nel lungo, che nel breve periodo»

Cosa dice il future sul Vix

Già, il breve periodo. Proprio riguardo alle elezioni Usa si ha un riflesso di come gli investitori cavalchino la politica. È noto che la probabilità di contestazione del voto finale è molto elevate. Molti operatori temono questa incertezza. Altri, invece, vogliono sfruttarla e hanno costruito strategie con i derivati sulla volatilità. Il future sul Vix con scadenza a novembre, ad esempio, quota intorno a 32 dollari. Quello a scadenza a marzo 2021, invece, viaggia intorno a 29. Ebbene: gli investitori hanno acquistato la scadenza più breve e venduto il future più a lunga. L’obiettivo? Sperare che, in scia alle tensioni politiche, la differenza tra i due valori si allarghi e lucrare, quindi, il maggiore valore dello spread.

Ma non è solo il breve periodo. La variabile politica è inserita anche nelle equazioni d’investimento con un maggiore orizzonte temporale.

«In tal senso -spiega Antonio Cesarano, Chief global strategist di Intermonte Sim –, rilevano fattori più strutturali». Vale a dire? «Basta pensare all’invecchiamento della popolazione». Un elemento che «pesa non poco nelle votazioni. L’anziano, da un lato, tende a “ricercare” ciò che stato; e, dall’altro, ha prospettive» che giocoforza traguardano orizzonti minori rispetto ai giovani.

Questo può contribuire, maggiormente rispetto al passato, a creare effetti inattesi nel voto con impatti rilevanti sui sistemi economico-finanziari. «Il referendum sulla Brexit - conclude Cesarano - ne è stata la riprova». Quella Brexit ora gestita Oltremanica dal Premier Boris Johnson che, anche lui, si è ammalato di Covid. Era la fine di Marzo. Nel giorno in cui si seppe la notizia il Ftse 100 perse oltre il 5%. Ah, la variabile politica!

Per approfondire

Dalle elezioni Usa a Brexit, quanto incide la politica sugli investimenti in Borsa

https://24plus.ilsole24ore.com/art/dalle-elezioni-usa-brexit-quanto-incide-politica-investimenti-borsa-ADoYsAt

Riproduzione riservata ©
Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti