Nina Ricci e Theyskens: giallo speranza e luce da paura

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Foto da Olivier Theyskens

Foto da Olivier Theyskens

 

Bustini stringati e guanti di pelle “assassini”. Olivier Theyskens ha una visione scura della moda ergo della prossima estate. La sua collezione è un trionfo di nero. Nella più “colorata” delle ipotesi, tra qualche tocco di bianco e di crema, si addensa un grigio plumbeo come il cielo quando minaccia tempesta. Per carità, gli abiti sono costruiti ad arte. I bustini hanno dettagli da corsetteria e le gonne si allargano in crinoline opulente. Anche i pantaloni dei tailleur sono molti abbondanti sino a sembrare gonne. Mentre, il gioco di drappeggi e arricciature è davvero sapiente.

Decorazioni e stampe? Non se ne parla nemmeno. Solo sul body di tulle elasticizzato, uno dei pochi capi candidi, compare una grande X, (incognita del tempo?) che in altri modelli si scioglie in linee rette. La collezione sembra concepita per Mortisia Addams, soprattutto quando il collo s’innalza posteriormente come quello della regina Grimilde della fiaba di Biancaneve, coprendo il volto con un velo nero. Insomma, la passerella non infonde allegria.Vieppiù, perché giunge in contemporanea con l’impennata della pandemia.

Il nero vola via verso la luce
Ben altra atmosfera da Nina Ricci storica maison parigina in streaming con un video. I direttori artistici Rushemy Botter e Lisi Herrebrugh, confidano in una primavera che si lasci alle spalle l’oscurità, andando verso la luce del giallo e  il bianco purificante. Il loro pensiero positivo è messo in scena da una modella su una piattaforma girevole che indossa un velo a lutto lentamente portato via dal vento. Lo spazio è tutto per abiti bianchi e gialli con abili tagli. Fa testo la giacca con la schiena trasformata in un drappeggio. Non mancano completi più borghesi in pied de poule, abbinati a ironiche bombette over sopra un foulard. Di buon auspicio, il fiore a volte con tanto di stelo, come orecchino. Anti razzista, il cast tutto di modelle black. 

Nina Ricci: da Torino a Parigi
Nina Ricci è una maison storica di Parigi. Il brand fu creato da Maria “Nina” Nielli nata a Torino nel 1883, combinando il suo nome col cognome del marito, il gioielliere italiano Luigi Ricci. La coppia apre la maison nel 1932. Mentre, loro figlio Robert Ricci, si occuperà del dipartimento profumi dal 1941, collaborando con le prestigiose cristallerie Lalique per le boccette scultoree. Nina scomparirà nel 1970. Anche in questa maison negli anni 2000 si avvicenderanno vorticosamente i direttori artistici. Tra questi Olivier Theyskens che - ironia della sorte – proprio oggi ha presentato proprio dopo di lei.