Milan Fashion Week, modelle marionette per Moschino

Protagonisti reti, pizzi, cashmere aerografato e borse di midollino. La griffe Scervino compie 20 anni

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Anziché nel back stage, lo stilista dà gli ultimi ritocchi al vestito sul palco di un teatrino da festa patronale: si apre una porta sul fondale e -colpo di scena - inizia la sfilata di Moschino con modelle-marionette, (le chiameremo «Moschi-nette»?) mosse dai fili come i pupi siciliani. Le creature realizzate da The Jim Henson Creature Shop sono un po’ inquietanti: si muovono a scatti come l’automa del film di Dario Argento, Profondo Rosso. Queste creature alte 78 centimetri, però, sono bellissime. E le vip in prima fila assomigliano nei minimi dettagli alle «solite note» dei parterre: da Anna Wintour col caschetto e gli iconici occhiali neri alla influencer Anna Dello Russo con due ciliegione sulla testa.

Ripartire dal piccolo
I capi in scena sotto i lampadari di cristallo, con una mirabile opera di sartoria sono le copie fedeli degli originali, miniaturizzate. Ma c’è di più. Tante cose «vanno» al contrario. «In breve tempo il mondo è impazzito - riflette il direttore creativo della maison, Jeremy Scott - non si è capovolto ma stiamo vivendo sotto- sopra: inside-out. Mentre le cuciture del sistema sembrano disfarsi, il nudo meccanismo di qualcosa di nuovo viene alla luce». Così anche i vestiti ad alto tasso di broccato, hanno le zip posteriori (generalmente nascoste), all’esterno. Mentre, la borsa è un borsellino rovesciato con la chiusura a sferette  intrecciate, sotto. Persino gli ospiti in prima fila agiscono al contrario: c’è chi fotografa col telefonino all’inverso e chi prende appunti sul taccuino in orizzontale anziché in verticale.

Anche nella collezione reale tuttavia, tanti accessori sono miniaturizzati: «E’ necessario partire dal piccolo - conclude Scott - per far qualcosa di nuovo».

Scervino fa 20
Tutt’altra atmosfera nello short movie di Ermanno Scervino girato a Bolgheri. Nella terra della maison che compie 20 anni, non ci sono i «cipressetti che vanno in duplice filar» della poesia di Carducci ma tre top comunque «alte e schiette»: Irina Shayk, Natasha Poly e Joan Smalls.

Grande spazio è dedicato al pizzo bianco con lavorazioni a rilievo e davvero rilevanti. In particolare una tecnica sperimentale che crea l’effetto ricamo ma con un abile gioco di intagli. Peccato che gli occhi non possano toccare tali prodigi. «La nuova tecnologia - spiega Scervino - è applicata alla vecchia maniera». Sicchè, visto che siamo in Toscana, la pelle è sostenibile e le borse a secchiello sono ceste di midollino. In un viaggio attraverso la macchia mediterranea le tre ragazze dai boschi arrivano al mare per un bagno: coi loro cavalli, simboli di libertà.

Pucci, 110 metri di organza per un capo-scultura
«
Sulla Riva» è pure il titolo dello short movie con cui Pucci presenta la capsule di Tomo Koizumi. Nel film di pochi minuti girato in una villa sul Lago Maggiore, alcune ragazze giocano e fanno una gita con la barca a remi. I pezzi classici sono molto semplici: con le storiche fantasie policrome del brand ma in toni “annacquati”. In compenso, le opere di Koizumi esplodono in forme scultore di tulle. Tanto che alcune sono poste su piedistalli nel salone della villa. Per il capo-lavoro di questa mostra il designer ha impiegato ben 110 metri organza.

Colangelo in «rete» art
Ad arte come sempre la collezione di Gabriele Colangelo ispirata alle sculture tessili di Francoise Grossen. Dal fondatore della Fiber Art, lo stilista mutua l’idea di abiti a canestro in fettuccia annodata a quadrati. Più mettibile, il vestito di cotone strizzato sull’ombelico da un moschettone, per lasciare in vista la maglia a rete sottostante e rinfrescante.

E a proposito di arte applicata alla moda, Cividini rinnova il suo celebre cashmere rimasto nei magazzini, facendolo spruzzare con l’aerografo. Uno di quelli con cui si decorano le carrozzerie di moto e macchine eccentriche.

Armani in diretta tv
La giornata si conclude con Salvatore Ferragamo dal vivo alla Rotonda della Besana. Poi tutti a casa di corsa per vedere l’evento del giorno: la sfilata di Giorgio Armani in diretta su La 7 alle 21,15. Peccato che il divieto di assembramento, impedisca di organizzare comitati d’ascolto come per il Festival di Sanremo.