Mentre il concorso principale ci ripropone Vanessa Kirby in un western inconsueto e per metà affascinante, The World to Come di Mona Fastvold, dove due solitarie e disarmate mogli di pionieri (l’altra, bravissima, è Katharine Waterston), si innamorano l'una dell'altra in tempi poco consoni, scoprendo insieme l'urlo dei piacere e la spietatezza dello scandalo, l’invisibile red carpet di Venezia, già freme, specie fra i giovanissimi, per l’arrivo di Baby K , non sappiamo se con la Ferragni a fianco, quello della dj Emma Stoccolma e degli youtubers Matt & Bise.

Tutti convocati al Lido domani per Revenge Room, un corto e un progetto multimediale che farà scalpore soprattutto perché coniugato con l’espressione revenge porn (vendetta porno), che tutti ormai conosciamo. Eleonora Gaggero e Luca Chikovani sono i giovani protagonisti affiancati da Alessio Boni e Violante Placido.

preview for Revenge room - di Diego Botta

La storia? Federica si è rinchiusa nella sua camera da letto e non vuole uscire. Decine di messaggi provocatori e volgari da sconosciuti arrivano sul suo smartphone. Il suo fidanzato, Davide, si risveglia in una stanza con un estraneo, Saul, e non capisce cosa sta succedendo. Si intuisce, con tono un po’ demoniaco, ma che sfocerà nel suo contrario, che qualcosa di terribile è successo, la diffusione online di un video compromettente che coinvolge la ragazza.

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Il cortometraggio è diretto da Diego Botta e prodotto da Manuela Cacciamani con Rai Cinema e RaiPlay, un modo spettacolare di sensibilizzare tutti su un tema sempre più disturbante e diffuso nella mondo dei social e delle condivisioni. Madrina d’eccellenza di questo evento destinato soprattutto ai giovanissimi una novantenne più sveglia che mai Lina Wertmuller per un film che diventerà anche un cortometraggio in Virtual Reality a 360° diretto da Gennaro Coppola visibile a Roma nel programma di Videocittà e in contemporanea sull’App Rai Cinema ChannerlVR3. E alla fine ci sarà spazio anche per un videomapping narrativo.

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La colonna sonora vola su Sogni d'oro e di platino di Baby K, che sarà al Lido domani per la presentazione e per raccontare una realtà da sapere, con dati impressionanti: in Europa sono 9 milioni le violenze subite da ragazze e ragazzi prima dei 15 anni, in Italia il 20% delle ragazze tra i 15 e i 18 anni ha subito violenza online e, dato ancor più tragico, il 51% di coloro che son state vittime del reato di revenge porn, ha tentato il suicidio. In Italia il reato è stato introdotto un anno fa con la legge 19 luglio 2019 n. 69 e chi lo mette in pratica potrà essere accusato di molestia, violazione della privacy, diffamazione, ma anche di istigazione al suicidio. E tutto s’aggrava se la diffusione di materiale compromettente avviene per mano del coniuge, anche separato o divorziato o da congiunto.

In una Mostra quasi interamente al femminile, e segnata ovunque da storie forti di femminilità violate e emarginate seppur trionfanti, questo progetto/evento che siamo in grado di anticipare, ha un messaggio importante. Attenzione, le adolescenti ci guardano.