Esplosione di Beirut, il militare italiano ferito: "Un boato fortissimo, indescrivibile"

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La testimonianza del soldato del contingente italiano in Libano. "Siamo stati veramente fortunati, ma siamo preoccupati per la popolazione", racconta ancora scosso

“Ricordo un boato fortissimo, indescrivibile. Noi siamo stati veramente fortunati, mentre altre persone purtroppo no…”. È ancora scosso il militare italiano rimasto ferito, che racconta a Corriere.it, i momenti vissuti durante le  esplosioni avvenute a Beirut nel pomeriggio del 4 agosto (FOTO - VIDEO). Il soldato del contingente italiano in Libano racconta che “gli eventi si succedevano molto velocemente. Subito dopo l’esplosione c’è stato qualche attimo di smarrimento perché ovviamente era tutto imprevisto, però stiamo tutti bene”.

"Siamo preoccupati per la popolazione libanese"

Il militare racconta che subito dopo il boato “abbiamo subito fatto un controllo tra noi per vedere se qualcuno stava peggio degli altri. Io onestamente non mi ero neanche accorto che perdevo sangue dalla mano, ma niente di trascendentale”. E ancora: “Dopo aver controllato la nostra situazione ci siamo rasserenati e ci siamo uniti in un punto di raccolta". Ma la cosa che più lo preoccupa è la situazione della popolazione libanese. "Noi siamo stati veramente fortunati, mentre altre persone purtroppo no…”, conclude il militare, evidentemente provato dall’esperienza.

An aerial view shows the massive damage done to Beirut port's grain silos (C) and the area around it on August 5, 2020, one day after a mega-blast tore through the harbour in the heart of the Lebanese capital with the force of an earthquake, killing more than 100 people and injuring over 4,000. - Rescuers searched for survivors in Beirut in the morning after a cataclysmic explosion at the port sowed devastation across entire neighbourhoods, killing more than 100 people, wounding thousands and plunging Lebanon deeper into crisis. (Photo by - / AFP) (Photo by -/AFP via Getty Images)

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