Stabilimenti balneari e ristoranti chiusi. Revocate venti concessioni demaniali su 44. A Torvaianica, la spiaggia un tempo affollata di divi americani protagonisti dei kolossal girati nei teatri di posa di Dino De Laurentiis, sulla Pontina, e che era stata scelta come buen retiro da Ugo Tognazzi, la difficile stagione turistica estiva 2020 va avanti con servizi dimezzati.
Il sindaco grillino Adriano Zuccalà è irremovibile: niente più affari sul demanio marittimo per chi non paga da anni i canoni concessori. E poco importa se quei canoni, per una discussa norma sui cosiddetti pertinenziali, sembrano rendere Torvaianica più cara di Portofino. Distanziamento sociale e niente strutture storiche. I tempi in cui le spiagge e i lidi della zona erano pieni di vip del cinema e della tv sono lontani. Non si incontrano più star del calibro di Liz Taylor, King Vidor, Richard Burton e Jane Fonda.
E sul campo da tennis del Villaggio Tognazzi non si assiste neppure più a confronti affascinanti come quello tra Anthony Quinn e Vittorio Gassman. Torvaianica ha però mantenuto una vocazione internazionale ed è una delle mete preferite dai romani, oltre che da diversi vip, alla ricerca di bagni di sole e di mare.
Non a caso, nell'autunno scorso, il litorale dello sbarco di Enea è stato scelto da Massimiliano Bruno per le riprese di "Ritorno al crimine", con Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gian Marco Tognazzi, Carlo Buccirosso e Giulia Bevilacqua. Zuccalà ha revocato le concessioni parlando di canoni non pagati all'Agenzia del Demanio in media da 8-10 anni, con concessionari che hanno accumulato tra i 400mila e gli 800mila euro di debiti.
Di diverso avviso i destinatari dei provvedimenti di revoca, i pertinenziali appunto, che hanno avuto in concessione un terreno o una spiaggia, vi hanno costruito un immobile e il bene è poi passato allo Stato allo scadere della concessione.
La legge 296 del 2006, introducendo i cosiddetti criteri omi, ha portato per loro un aumento dei canoni fino al 3000%. Con varie norme Governo e Parlamento, nell'attesa di trovare una soluzione, hanno bloccato pagamenti e revoca delle concessioni per i morosi.
Ma non a Pomezia. "Ci troviamo con canoni che sono il triplo di quelli del Circeo - assicura Walter Galli, titolare del Port Royal, che davanti alla revoca ha annunciato anche lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita di cui fa uso -e mentre in località più gettonate c'è chi paga 3,5 euro al metro quadrato qui ci vengono chiesti 120 euro.
La revoca per i morosi è il primo provvedimento del genere preso in Italia e lunedì protesteremo davanti a Montecitorio". Oltre al danno poi la beffa. Visto che alcuni concessionari avevano già speso 10-20mila euro per mettere a posto strutture che sono costretti a lasciare chiuse. Uno spiraglio arriva però dalConsiglio di Stato, che ha sospeso la decadenza della concessione per lo stabilimento La Perla Nera dopo che il Tar ha avallato sinora i provvedimenti del Comune.
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Il sindaco grillino Adriano Zuccalà è irremovibile: niente più affari sul demanio marittimo per chi non paga da anni i canoni concessori. E poco importa se quei canoni, per una discussa norma sui cosiddetti pertinenziali, sembrano rendere Torvaianica più cara di Portofino. Distanziamento sociale e niente strutture storiche. I tempi in cui le spiagge e i lidi della zona erano pieni di vip del cinema e della tv sono lontani. Non si incontrano più star del calibro di Liz Taylor, King Vidor, Richard Burton e Jane Fonda.
E sul campo da tennis del Villaggio Tognazzi non si assiste neppure più a confronti affascinanti come quello tra Anthony Quinn e Vittorio Gassman. Torvaianica ha però mantenuto una vocazione internazionale ed è una delle mete preferite dai romani, oltre che da diversi vip, alla ricerca di bagni di sole e di mare.
Non a caso, nell'autunno scorso, il litorale dello sbarco di Enea è stato scelto da Massimiliano Bruno per le riprese di "Ritorno al crimine", con Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gian Marco Tognazzi, Carlo Buccirosso e Giulia Bevilacqua. Zuccalà ha revocato le concessioni parlando di canoni non pagati all'Agenzia del Demanio in media da 8-10 anni, con concessionari che hanno accumulato tra i 400mila e gli 800mila euro di debiti.
Di diverso avviso i destinatari dei provvedimenti di revoca, i pertinenziali appunto, che hanno avuto in concessione un terreno o una spiaggia, vi hanno costruito un immobile e il bene è poi passato allo Stato allo scadere della concessione.
La legge 296 del 2006, introducendo i cosiddetti criteri omi, ha portato per loro un aumento dei canoni fino al 3000%. Con varie norme Governo e Parlamento, nell'attesa di trovare una soluzione, hanno bloccato pagamenti e revoca delle concessioni per i morosi.
Ma non a Pomezia. "Ci troviamo con canoni che sono il triplo di quelli del Circeo - assicura Walter Galli, titolare del Port Royal, che davanti alla revoca ha annunciato anche lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita di cui fa uso -e mentre in località più gettonate c'è chi paga 3,5 euro al metro quadrato qui ci vengono chiesti 120 euro.
La revoca per i morosi è il primo provvedimento del genere preso in Italia e lunedì protesteremo davanti a Montecitorio". Oltre al danno poi la beffa. Visto che alcuni concessionari avevano già speso 10-20mila euro per mettere a posto strutture che sono costretti a lasciare chiuse. Uno spiraglio arriva però dalConsiglio di Stato, che ha sospeso la decadenza della concessione per lo stabilimento La Perla Nera dopo che il Tar ha avallato sinora i provvedimenti del Comune.
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