10 falsi miti sui disordini alimentari
I disordini alimentari hanno il più alto tasso di mortalità tra i disturbi psichiatrici e tra questi è l’anoressia quella che attualmente miete più vittime.
Ma l’anoressia non è certo l’unico disordine alimentare che deve destare allarme e preoccupazione. Ci sono bulimia, il disturbo da alimentazione incontrollata (o Binge Eating Disorder, BED), caratterizzato dalla presenza di crisi bulimiche senza il ricorso a comportamenti di compenso e/o di eliminazione per il controllo del peso e i disturbi alimentari non altrimenti specificati (NAS), categoria utilizzata per descrivere chi, pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfa tutti i criteri per una diagnosi piena.
L’età di insorgenza più frequente per i disturbi del comportamento alimentare è l’adolescenza, anche se sono in aumento casi nei bambini e anche negli adulti (senza distinzione di sesso o estrazione sociale).
Spesso i primi segnali sono difficili da individuare, perché possono essere sfumati, poco evidenti, oppure perché anche in presenza di comportamenti che potrebbero destare attenzione, la persona può continuare ad avere un peso nella norma.
Essendo un argomento di grande interesse, di cui spesso si tratta in TV e sui giornali, capita di sentirne parlare e, nonostante l’attenzione dedicata a questo campo, troppe volte se ne discute in modo inappropriato; cosa che ha contribuito al consolidarsi di falsi miti e stereotipi tanto errati quanto pericolosi.
Conoscere le credenze inesatte legate ai disordini alimentari è un primo passo fondamentale per imparare a individuarli e a valutare la possibilità di rivolgersi a uno specialista. Eccone 10 nella gallery qui sopra.
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