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Coronavirus, martedì si vota sul nuovo Dpcm. Conte riferirà in Parlamento sulla proroga dello stato di emergenza entro il 31 luglio

La presidente del Senato Casellati: "Le Camere non siano invisibili". Le norme anti contagio scadono martedì, attesa la relazione del ministro della Salute Speranza.
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Martedì si voterà in Parlamento sulle comunicazioni del ministro Roberto Speranza sul nuovo dpcm, destinato a prorogare le norme anti contagio in scadenza il 14 luglio. Per la proroga dello stato d'emergenza, che scade il 31 luglio, è invece necessario non un dpcm ma una delibera in Consiglio dei ministri, su cui il premier Giuseppe Conte riferirà in Parlamento. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi.

Sul dpcm, che dovrebbe in sostanza prorogare le norme esistenti, Conte ha delegato Speranza a riferire martedì, prima che il provvedimento venga firmato. Mentre sullo stato d'emergenza, se il governo si orienterà come probabile per la proroga, sarà Conte stesso a riferire prima del 31 luglio

"Mi auguro che sia l'inizio di una democrazia compiuta, perché in Parlamento e al Senato siamo ormai gli invisibili della Costituzione", ha spiegato la presidente del Senato Elisabetta Casellati in una intervista al Tg5.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, su Twitter ha scritto che "il Pd è pronto a sostenere qualsiasi scelta del governo utile a contenere la pandemia. Chi
nel mondo non lo ha fatto sta pagando un prezzo drammatico"


Ceccanti: "Conte venga in Parlamento"

"Nella serata di ieri - ha dichiarato Stefano Ceccanti, capogruppo Pd commissione Affari costituzionali della Camera - è giunto un importante chiarimento sulla necessità della presenza del presidente del Consiglio in Parlamento prima dell'eventuale proroga dello stato di emergenza, per spiegarne motivi e modalità, oltre che per ricevere indirizzi delle Camere, nella fisiologia di un sistema parlamentare di una democrazia consolidata. Dal momento che martedì è già previsto un intervento del Ministro Speranza, in origine pensato solo per illustrare gli intenti fino al 31 luglio, senza sminuire in nulla il decisivo intervento successivo del Presidente del Consiglio, è lecito però attendersi già alcuni primi chiarimenti sugli indirizzi che stanno maturando nell'esecutivo per la fase successiva".


"Dal momento che martedì è già previsto un intervento del ministro della Salute Roberto Speranza - ha poi aggiunto - in origine pensato solo per illustrare gli intenti fino al 31 luglio, senza sminuire in nulla il decisivo intervento successivo del presidente del Consiglio, è lecito però attendersi - dice ancora il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali alla Camera - già alcuni primi chiarimenti sugli indirizzi che stanno maturando nell'esecutivo per la fase successiva".
 


Volpi (Copasir): "No a poteri speciali premier"

"Pensiamo che, a fronte di possibili situazioni critiche, quali quelle ravvisate dal Ministro dell'Interno che ha parlato di tensioni sociali in autunno, sia inopportuno trovare il Paese con un anomalo e fraintendibile combinato disposto tra eventuali problematiche sociali complesse ed i poteri speciali al Presidente del Consiglio con una eventuale proroga dello stato di emergenza", ha affermato il presidente del Copasir e deputato leghista Raffaele Volpi.


"In un corretto perimetro dei ruoli politici ed istituzionali tra governo, maggioranza e opposizione - aggiunge Volpi - riteniamo che le criticità probabili ed eventuali debbano trovare confronto e soluzioni in un immediato, consapevole e normale confronto istituzionale rendendo appieno il ruolo centrale del Parlamento quale massima istituzione della democrazia italiana'".
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