TORINO. La Champions a casa Ronaldo. Dai quarti alla finale, sette partite in dodici giorni (12-23 agosto) a Lisbona: un format inedito per completare la Coppa interrotta dall’emergenza coronavirus, preceduto dal completamento degli ottavi nelle città previste dal calendario originale.

L’urna di Nyon non è stata benevola con le italiane: Juventus e Napoli, se dovessero superare il turno contro Olympique Lione e Barcellona, troverebbero una salita. Sulla strada dei bianconeri finirebbe infatti la qualificata tra Real Madrid o Manchester City, su quella del Napoli una tra Bayern Monaco e Chelsea. Già sicura di volare a Lisbona è l’Atalanta, cui il sorteggio ha destinato il Psg ricco di fuoriclasse ma fermo da mesi per l’interruzione della Ligue 1, mentre nel quarto confronto l’Atletico Madrid sarà opposto al Lipsia. Le vincenti di queste ultime sfide si incroceranno poi in semifinale, ed è innegabile una maggiore morbidezza rispetto all’altra metà del tabellone.

«Per noi è un sogno esserci - commenta Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta -, qualcosa di storico per la città di Bergamo. La nostra avversaria è fortissima, giocheremo con umiltà e determinazione: sarà un'esperienza che farà bene alla crescita del club». «Gli accoppiamenti sono molto stimolanti, del resto dai quarti in poi è difficile scegliere un avversario perché tutte le squadre sono forti - dice Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus -. Real e City possono ambire alla vittoria finale e sarebbe in ogni caso una sfida molto difficile. Ora il nostro obiettivo comunque è passare il turno e arrivare in Portogallo. Questo nuovo format, con tre gare secche è molto interessante per tutto il mondo del calcio, anche perché si giocherà in un periodo in cui normalmente il calcio è fermo». In caso di passaggio di turno e successiva vittoria ai quarti, bianconeri e azzurri di troverebbero di fronte in una affascinante semifinale tutta italiana, ma si deve procedere un passo per volta, specie per Gattuso che dovrà imbrigliare Messi.

«All'andata abbiamo visto che possiamo essere all’altezza del Barça - dice il suo centrocampista Diego Demme a Radio Kiss Kiss -: nel calcio è tutto possibile, se becchi la giornata giusta puoi anche avere la meglio su una squadra così forte». Infatti Quique Setien, allenatore blaugrana, non si fida: «Il Napoli può avere un vantaggio rispetto a noi perché il campionato italiano finirà più tardi rispetto al nostro. Ma non si sa, non sappiamo cosa è meglio». Nessuno può saperlo perché è un calcio diverso, perché la formula è inedita, le incognite troppe. Di sicuro c’è solo il fascino di una coppa che resiste al caldo, alla trasformazione in minitorneo, alla scelta delle gare secche. Emozioni e voglia d’Europa, intensissime anche sotto l’ombrellone.

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