Filario Hotel: il weekend perfetto sul lago di Como

Un hotel contemporaneo e giovane con tanta atmosfera e un fine settimana a cui no manca niente, ma che racconta di pace, bellezza, cosa semplici. La vacanza come deve essere, sul Lago di Como
Filario Hotel il weekend perfetto sul lago di Como

Nonostante sia il primo weekend d'apertura, il ristorante sulla spiaggia del Filario è pieno di gente, altri prendono il sole in piscina, nella cabañas ombreggiate da grandi tende svolazzanti qualcuno legge, sul lago si va in canoa e paddle e c'è anche un ardito che fa yoga sul pontile sotto il sole. Sebbene il Filario Hotel, design hotel sul Lago di Como, come tutti gli altri hotel di lusso della zona viva per lo più di turismo straniero, questo weekend di fine giugno la loro mancanza non si sente. Tutti hanno voglia di godersi le prime giornate estive all'aperto e l'hotel sembra il posto perfetto per farlo. Che chi viene in barca da Como, anche solo per pranzare e godersi la spiaggia e chi da tutta Italia ha scelto di passare qui le prime vacanze e i primi weekend di questa strana estate 2020.

«Siamo contenti, è un buon inizio», dice Alessandro Sironi, il giovane propietario. «Abbiamo abbassato i prezzi per il mese di luglio del 20%, applichiamo offerte geolocalizzate sull'Italia con tariffe riservate e abbiamo eliminato l'obbligo di soggiorni minimi di 2 notti (in hotel) e 3 (negli appartamenti). A partire dal mese di agosto ci auguriamo di tornare a ritmi quasi normali, ma guardandolo dalla parte giusta questo può rivelarsi un buon momento. Può essere un modo di ripensare al turismo sul Lago di Como e la possibilità di offrire ancora qualcosa in più. In questi anni i turisti sono arrivati a ondate, senza darci nemmeno il tempo di pensare. Ora magari potremo affinare ancora di più la nostra offerta». Una tendenza alla perfezione.

Ma cosa si vuole da un weekend o da una giornata perfetti? Semplificando, e includendo diverse preferenze, si possono elencare: contesto e panorama, eleganza e accoglienza, spiaggia, piscina, bagni e sport, una buona offerta gastronomica (compresi grandi vini e un buon barman) e poi quello che veramente conta rispetto a tutti questi servizi, ovvero l'atmosfera. È solo l'atmosfera che si crea a rendere possibile una sintesi di bellezza che si cristallizza in momenti indimenticabili. Quelli che poi ti ricordi.

Il Filario sembra riuscire ad accontentare tutte queste aspettative. Costruito meno di cinque anni fa a Lezzeno, probabilmente uno dei paesi meno conosciuti del lago se non per i cantieri nautici che producono motoscafi elegentissimi, si affaccia sul Lario da una posizione privilegiata. Di fronte all'hotel la «Tremezzina», la sponda del lago con le ville tra le più sontuose e il promontorio su cui sorge una delle più indimenticabili, Villa Balbianello, Patrimonio Fai tra i più visitati. Guardando a est si vede il promontorio di Bellagio, il paese che sfida il lago dividendolo in due rami; alle sue spalle si scorge il paese di Varenna, forse il più poetico.

Ma è il panorama tra le due sponde del lago che rende questo posto magico, è la vista che racconta il Lago di Como nella sua essenza, quella di strano «fiordo alpino», un lago tra alte montagne ritagliate dai ghiacci. Una dietro l'altra le montagne appaiono come quinte teatrali che incorniciano l'acqua, sempre diverse nelle tonalità, verdi contro il cielo turchese nel pomeriggio, blu al tramonto, nere sulla notte luminosa. Le camere più belle del Filario guardano tutto questo. Dal letto, la cornice del balcone sembra inquadrare un dipinto che ogni volta che torni a riguardare, rivela qualcosa di diverso, un paese, una croce in cima alla montagna, una poiana che attraversa il cielo. Per spiriti romantici, potrebbe valere il viaggio. L'alba vista da qui lo vale di certo.

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Con un po' più di pragmatismo anche la proposta gastronomica ha il suo valore nel costruire il «weekend perfetto». In hotel ha due facce. C'è quella easy del bar-ristorante in spiaggia, per pranzi o apertivi con il fresco dell'aria serale, che propone un menù di pizze gourmand e tartare di pesce, da accompagnare con un vino fresco o con un cocktail per mano del barman Luciano (come dicevamo un buon barman è essenziale per qualsiasi vacanza, e qui c'è). Il ristorante gourmand con i tavoli disposti su una grande terrazza sul lago, nasce dalla creatività dello chef Alessandro Parisi. Napoletano - infatti non mancano piatti come i maccheroni al ragù - rivela una particolare eleganza in piatti come il Carpaccio di capasanta, burro di nocciola, prezzemolo croccante e tartufo, abbinamento intenso e aromatico, o la Palamita con fagiolini, san marzano confit, bufala e olio al basilico. «Il progetto che vogliamo portare avanti al ristorante - dice lo chef - è quello di proprorre piatti mediterranei, valorizzare l'Italia e la stagionalità. Ogni piatto è studiati perché racconti un equilibrio preciso tra consistenze e sapori, usando tecniche diverse per volorizzare i prodotti. Cerchiamo il mix per la perfezione, con pochi ingredienti nel piatto e un gusto unico». Ha un modo di fare che rinfranca, e una cucina che soddisfa.

Per il resto la vacanza si svolge con il ritmo e lo stile che si preferisce: l'hotel ha un'eleganza contemporanea (uno dei pochi del lago, dove si tende a un stile più classico) ma l'atmosfera è informale e giovane, non impone rigidità, anzi la puoi rendere «tua», plasmare a seconda delle tue esigenze. Si può passare il tempo in piscina, o in spiaggia, o al bar della spiaggia, provare qualsiasi sport acquatico, oppure, per chi non conosce ancora il lago, esplorarlo. «Abbiamo voluto pensare a un hotel moderno e contemporaneo ma che fosse inserito nel contesto del lago», dice Alessandro Sironi. Qui (sotto) trovate una selezione da veri «laghée» (come chi scrive) delle migliori esperienze, anche se l'unica veramente da fare è proprio quella di «capire» il lago, di godersi i tempi lenti, la calma riappacificante di questo luogo, la bellezza delle cose semplici.

COME ANDARCI-------------L'Hotel Filario ha una posizione ottima, nel centro del lago e sulla sponda meno conosciuta. Da qui si è vicini a tutto. Per una gita di una giornata il meglio è prendere in affitto un motoscafo (con una guida, come nel caso del servizio offerto dall'hotel). Il prezzo non è piccolo, ma non c'è niente di così bello che esplorare il lago e le sue ville in su e in giù con una barca privata. Se volete approfondire, la ville da vedere sono senza dubbio la Villa del Balbianello a Lenno, patrimonio Fai, giardino sontuoso, eleganza senza fine e anche romanticisimo a profusione per chi ha amato la parentesi sentimentale della saga di Star Wars, quando Padme sposa (qui a Balbianello) Anakin Skywalker. I giardini sono parte fondamentale anche delle visite a Villa Melzi e Villa Carlotta. Quest'ultima ha anche una raccolta d'arte della quale fa parte una delle tre versioni (insieme a quella del Louvre e quella dell'Hermitage) di Amore e Psiche del Canova.

Per gli sportivi due opzioni di trekking: sopra la vostra testa, partendo dal Filario, la Strada Regia attraversa a mezza costa le montagne da Como a Bellagio, passa dai centri degli antichi paesini, da pievi con vista e da boschi. Bellissima. Ancora un po' più su (le montagne qui toccano i millecinque) si può raggiungere la cima del Monte San Primo, o del Palanzone e pranzare in baita. Ci si può andare - non fino alla cima ma in baita - anche con l'auto, per cenare al fresco con polenta a salsicce. Ottimo programma: aperitivo alla chiesa dei ciclisti della Madonna del Ghisallo e poi cena allo Chalet Gabriele.

A proposto di cene, per chi si ferma qualche giorno in più e vuole provare qualche locale tipico i consigli sono, Da Silvio a Bellagio (si vuole siano tra i poschi pescatori del lago), Alle Darsene di Loppia (sempre in zona Bellagio), al Crotto del Misto (proprio a Lezzeno) e al preferito di chi scrive, Al Porto di Careno. Non esiste un paese simile e una pace simile in tutto il lago. In tutti i casi il menù è normalmente a base di pesce di lago, con paté, riso e persico, lavarello, missultin (agone seccato) e cavedano in carpione, per fare degli esempi. Per chi invece vuole continuare con una cucina gourmand, o stellata, la scelta va a Berton al Lago (presso il Sereno Hotel) o al L'Aria, all'hotel Mandarin.

Infine se avete voglia di una piccola passeggiata che porta indietro nel tempo è bello visitare Nesso, il paese attraversato dall'orrido omonimo, una cascata in una gola che scende al lago dalle cime più alte passando fragorosamente tra le case e sotto un paio di ponti. Se arrivate a quello basso, e siete in vena di sentirvi del luogo, quello dal ponte di Nesso è uno dei tuffi più divertenti del lago.