10 luglio 2020 - 11:37

Jack Dorsey lancia il «reddito di cittadinanza» per 7 milioni di americani

Il programma-pilota, lanciato dal fondatore di Twitter insieme a un gruppo di imprenditori e i sindaci di 14 metropoli Usa, ha lo scopo di diminuire la povertà e attenuare lo shock economico provocato della crisi del coronavirus

di Francesco Tortora

Jack Dorsey lancia il «reddito di cittadinanza» per 7 milioni di americani
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Il miliardario Jack Dorsey lancia il «reddito di cittadinanza« negli Usa. Il fondatore di Twitter parteciperà a «Mayors for a Guaranteed Income» (Sindaci per un reddito garantito) , iniziativa promossa da imprenditori locali e dai primi cittadini di 14 città americane tra cui Los Angeles, Atlanta, Newark, New Jersey e Jackson per estendere un programma pilota di reddito universale nelle loro metropoli.

Per 7 milioni di cittadini

Il programma potrebbe raggiungere 7 milioni di cittadini, dovrebbe essere su base mensile, ma non è ancora chiaro chi avrà diritto ai pagamenti. Il reddito di base dovrebbe essere offerto alle persone che hanno perso il lavoro e che vivono in condizioni di indigenza. I fautori sperano che possa essere esteso successivamente a livello federale. Jack Dorsey, che vanta una fortuna di 7,5 miliardi di dollari (6,7 miliardi di euro), all’inizio dovrebbe offrire 3 milioni di dollari (2,7 milioni di euro) attraverso la sua associazione senza scopo di lucro. Il magnate ha già annunciato ad aprile che avrebbe donato la cifra-record di un miliardo di dollari in beneficenza per progetti a lungo termine.

Esperti e opinione pubblica divisi

Anche negli Usa l’idea di estendere un reddito universale alla popolazione più povera divide esperti e opinione pubblica. Secondo i sostenitori offrire alle persone un reddito di base potrebbe diminuire la povertà e attenuare lo shock economico provocato della crisi del coronavirus. Inoltre i fautori affermano che sarebbe il miglior strumento per colmare il gap tra gli americani più ricchi e più poveri, divario che si è ulteriormente ampliato durante la pandemia. I critici, invece, affermano che lo strumento potrebbe essere controproducente spingendo i cittadini ad accontentarsi del sussidio e non cercare più il lavoro.

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