È stato uno dei volti più presenti nei salotti tv durante il lockdown, ma soprattutto era stato scelto dalla Regione Puglia per coordinare la risposta all’emergenza coronavirus. Adesso Pierluigi Lopalco potrebbe diventare anche uomo di politica, anche se giura si tratti di sole voci. Almeno per il momento. Sarebbe infatti nella rosa di candidati a sostegno di Michele Emiliano alle Regionali in programma a settembre, quando il governatore uscente dovrà difendere dal fuoco incrociato di Raffaele Fitto, Ivan Scalfarotto e della pentastellata Antonella Laricchia. C’è chi la candidatura la dà per certa, cosa fatta. Il diretto interessato smorza, ma lascia intendere di essere lusingato. E che, in fondo, se il chiacchiericcio dovesse concretizzarsi, quando meno ci penserebbe. Il governatore pugliese nicchia, ma ammette: “Sarebbe cosa buona”.

Mentre Forza Italia, la prima a reagire alle voci, la spara dritta: “Centoventimila euro per farsi campagna elettorale”. Come a dire: il compenso ricevuto per il suo impegno ad organizzare la risposta all’arrivo del Covid in regione ha dato visibilità all’epidemiologo di Mesagne, in provincia di Brindisi, e quella visibilità – ora – diventa un’arma elettorale. “La mia candidatura è una voce, circolata in certi ambienti. A me non è arrivata nessuna proposta ufficiale dal presidente Emiliano, con cui non ho parlato in questi giorni. Nessuna decisione è stata presa. Se arriverà un’offerta ci rifletterò”, dice lo scienziato dell’Università di Pisa. Non proprio una frenata, di certo una decelerata. Quanto alle accuse piovute sui social di aver sfruttato il suo ruolo di consulente per trarne vantaggi, Lopalco è lapidario: “Sono stupidaggini”.

L’ammiccamento con la politica, però, resta. O quantomeno è argomento di chiacchiera, più o meno approfondita, negli ultimi tempi: “In questi giorni ho discusso molto con alcuni amici su cosa significhi, per chi viene dalla società civile, impegnarsi in politica – osserva l’epidemiologo – spesso si fanno dichiarazioni dicendo appunto che la società civile deve prendere posizione”. Quindi? “E allora – sottolinea – mi chiedo chi più degli scienziati può dare un vero significato a questa parole? Abbiamo le conoscenze e sappiamo fare il nostro lavoro, se ci sono le condizioni di una reale possibilità di cambiamento la scienza deve mettersi a disposizione della politica”.

La stessa conclusione a cui arriva il ragionamento di Michele Emiliano, che usa l’ironia: “Io non ho parlato con il professor Lopalco, se si candidasse e se accogliesse l’appello di Forza Italia a candidarsi secondo me sarebbe una cosa buona. Ho apprezzato molto l’idea dei miei amici avversari politici di candidarlo”, ha detto il governatore riferendosi al fatto che i primi a parlare ufficialmente di questa ipotesi, polemizzando, sono stati esponenti politici di Forza Italia.

“Secondo me hanno ragione, perché in politica dovrebbero misurarsi non solo i professionisti delle preferenze ma proprio i professionisti della vita. La politica non può essere lasciata agli altri, bisogna misurarsi anche perché quello è il sistema che cambia le cose”, aggiunge il governatore. “Io non so se il professor Lopalco accetterà mai di scendere dall’Olimpo nel quale si trova, di scendere agli inferi della politica. Non so se avrà la voglia, il coraggio e questa generosità nei confronti della Puglia – ha concluso – Certo sarebbe bello se nelle liste di tutti i partiti, nelle mie liste e in quelle dei miei avversari, ci fosse gente come il professor Lopalco. Quindi invito tutti quelli che hanno voglia di cambiare, non solo a sostenere la candidatura di qualche altro, ma a mettersi in gioco in tutte le formazioni”.

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