ROMA. Le chat del Movimento si infiammano alla notizia del nuovo ponte Morandi che torna nelle mani di Autostrade per l'Italia, la controllata della famiglia Benetton, come deciso dalla ministra Pd dei Trasporti Paola De Micheli. «Rinviare non significa risolvere i problemi» punge il viceministro Stefano Buffagni. Una decisione dalla quale prende le distanze: «Non in mio nome - scrive su Twitter -. Il conto salato alla fine si paga sempre. I cittadini ci hanno eletto per cambiare e decidere e non per avere “l'anime triste di coloro che visser senza 'nfamia e senza lodo”». Quindi, l’affondo del ministro degli Esteri Luigi Di Maio affidado ad ìun post su Facebook: «La questione della gestione del ponte di Genova va subito risolta, non voglio esprimere sentenze, né alimentare scontri, non ce n'è bisogno in questo momento", ma bisogna "mantenere le promesse fatte"». Che aggiunge: «Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose: che il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un'azienda di Stato. Infatti lo hanno costruito Fincantieri con Webuild. E che i Benetton non avrebbero più gestito le autostrade. Tantomeno il ponte. Entrambe queste promesse ora vanno mantenute. La politica senta dentro di sé il peso di queste due promesse. E passi ai fatti».

«Siamo comunque in procedura di revoca. Ciò che accade adesso in ragione di una convenzione del 2008 che blinda Aspi non cambia lo stato delle cose né la nostra volontà: i Benetton non devono più gestire Austostrade» puntualizza Davide Serritella, deputato m5s della commissione Trasporti.

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Ho mandato una lettera perché «abbiamo avuto una riunione in cui Bucci ha chiesto quali dovessero essere i percorsi - ha spiegato De Micheli a Radio 24 -  e la consegna post inaugurazione va al concessionario». «Ovviamente in questa fase il concessionario è Aspi e  questa è l'opzione», ha ribadito De Micheli.

Prova a gettare acqua sul fuoco, infatti, il sottosegretario ai Traporti del m5s Roberto Traversi, che spiega: «In questo momento la priorità è riaprire il ponte e dare un sollievo alla viabilità autostradale ligure. Si tratta unicamente di un passaggio tecnico che permette al commissario Bucci di eseguire i collaudi necessari in tempi certi e di emettere l'ordinanza per aprire quanto prima il ponte al passaggio veicolare. Non c'era altro modo per farlo garantendo tempi rapidi considerando che Aspi gestisce entrambi i tronconi laterali al nuovo ponte. La questione della eventuale revoca, invece, è altra cosa sulla quale il governo presto prenderà una decisione».

«Sulla concessione delle autostrade il governo ha lavorato senza sosta – dice il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, capo delegazione del MoVimento 5 Stelle, in un giro di telefonate fatte stamane – Dopo aver raggiunto un risultato importantissimo, con il nuovo ponte Morandi costruito in meno di due anni, adesso è arrivato il momento di decidere, possibilmente entro questa settimana».

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Il comitato vittime chiede la revoca
La portavoce del «Comitato Ricordo Vittime del Morandi» dice di comprendere «da un punto di vista tecnico l'affidamento pro tempore, perché lasciando l'opera ferma ci saremmo fatti ridere dietro da tutto il mondo». Ma «ci aspettiamo la revoca entro il 14 agosto, e abbiamo anche chiesto che alla cerimonia di inaugurazione del nuovo viadotto non ci sia Autostrade: sarebbe una presa in giro». La portavoce del Comitato sottolinea anche che «il blocco che vediamo in queste settimane per i lavori sulle autostrade liguri fa sì che ci si chieda perché i lavori vengono fatti tutti ora? Se ci fossero stati impedimenti da parte del Ministero, se lei avesse avuto la responsabilità in capo alla sua persona, non si sarebbe arrabbiata e non avrebbe fatto un pasticcio sui giornali dicendo non mi fanno fare i lavori?».

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Mulè: «La morte del governo»
Sulla consegna del ponte di Genova ad Autostrade voluta dal ministro De Micheli, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, attacca Vito Crimi: «Da capo politico dei 5Stelle – dice – disconosce un atto del governo di cui fa parte con parole perentorie che non lasciano spazio ad interpretazioni»: Per Mulè questa vicenda «è il certificato di morte di questo esecutivo fondato sul giustizialismo dei grillini».

Crimi: “Ponte Genova no ai Benetton” 
Vito Crimi su Twitter scrive: «Il ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento 5 stelle non arretra di un millimetro». 

Toninelli replica alla Lega
In una nota, il senatore M5s Danilo Toninelli risponde agli attacchi di Salvini e della Lega: «Devono solo tacere, nel governo “Conte 1” si sono opposti alla revoca quando avrebbero potuto votarla col M5S. Hanno sempre frenato e messo i bastoni tra le ruote. Ora il Pd non faccia come Salvini e ci permetta di togliere ai Benetton le nostre autostrade».

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