IL TESTO

Decreto semplificazioni, dalla carta d’identità digitale all’abuso d’ufficio: tutte le misure

di Enrico Marro

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Limiti per l’abuso d’ufficio

Per conoscere il testo definitivo del decreto legge bisognerà attendere «pochi giorni» assicura il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, perché il provvedimento è stato approvato «salvo intese». Significa che una serie di norme dovranno essere riscritte dopo le modifiche decise durante la lunga discussione in Consiglio dei ministri, nella notte tra lunedì e martedì. Inoltre, c’è maretta sulla riforma dell’abuso d’ufficio perché Italia viva ha fatto mettere a verbale le proprie riserve. I renziani chiedono lo stralcio delle norme che circoscrivono il reato, perché ritengono che siano state formulate ad personam per le sindache pentastellate di Roma e Torino, Virginia Raggi e Chiara Appendino. Su questo come su altri punti si annuncia battaglia anche in Parlamento, che avrà 60 giorni di tempo, dopo che il decreto sarà stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per convertirlo in legge. Per ora bisogna ragionare sui 48 articoli (un centinaio di pagine) del testo entrato in Consiglio dei ministri. Il provvedimento è suddiviso in 4 capitoli: appalti; procedure e responsabilità; amministrazione digitale; green economy. Da un lato si apre una «finestra» di un anno per semplificare e velocizzare l’apertura dei cantieri, se necessario anche attraverso i commissari, e dall’altro si disegna una riorganizzazione dei rapporti tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione interamente basata sulla tecnologia digitale: app e incrocio di banche dati.

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